Sito denuclearizzato

venerdì 27 luglio 2012

Rock in IdRho 2012: la Beffa finale

Questa mattina, di buon ora per evitare l'intasamento delle caselle di posta elettronica, invio a Booking Show la mia richiesta di rimborso del biglietto, seguendo passo passo le indicazioni riportate sul sito web e rilanciate dal comunicato stampa degli organizzatori. Dopo un paio d'ore la beffa finale (forse...): Booking Show mi comunica che, avendo io ritirato il biglietto al botteghino, devo spedirlo per posta alla loro attenzione, perchè dovranno verificare con l'Agenzia delle Entrate la validità dello stesso.
Ma porca di quella... non potevano scriverlo anche sul comunicato e sul sito internet? tutti quelli che hanno fatto l'acquisto on line, tranquilli che sia sufficiente inviare una mail con il codice del biglietto per ottenere il rimborso, tengano conto dei tempi delle Poste Italiane, visto che si scopre all'ultimo e per vie traverse quanto vi ho detto.
Naturalmente oltre a prendermi in quel posto i soldi dell'autostrada e del gasolio (vengo da Padova), del parcheggio (ladri legalizzati!!!) ed i 3 € e rotti di spese amministrative, dovrò tirare fuori di tasca mia anche le spese per inviare il biglietto.
Complimenti davvero caro Alex Fabbro, ricordami di non acquistare più biglietti per gli eventi organizzati da te.

Saluti

mercoledì 25 luglio 2012

Rock in IdRho 2012: ultimi sviluppi

Come sapete il Rock in IdRho 2012, l'evento punk rock dell'anno in programma il 21 Luglio scorso alla Fiera di Rho, è stato annullato per maltempo. 
A seguito delle numerosissime e colorite proteste fioccate sulla pagina Facebook dell'evento gli organizzatori hanno rilasciato un secondo comunicato, forse peggiore del primo, dove spiegavano più nel dettaglio i motivi della sospensione dello spettacolo. Fra i tanti emerge un fulmine caduto sul palco, cui sembra si sia accompagnata la comparsa di Thor, Dio del Tuono, che con fare minaccioso avrebbe imposto la sospensione delle attività a The Special e agli altri, rei di non suonare la musica a lui gradita.
Il comunicato di cui sopra, si è concluso con la minaccia di denuncia a quanti avrebbero accusato gli organizzatori oltre un certo limite: tristi tentativi di rivalsa.
Ad ogni modo negli ultimi giorni a noi poveri sfigati che, oltre alle spese del biglietto, a quelle di viaggio, a quelle di vitto, si è pure aggiunta la beffa dell'annullamento, è arrivata la mail con le indicazioni per il rimborso (per lo meno a me è arrivata l'altro ieri).
Le cose, almeno per chi ha acquistato con Bookinshow.com, sono così organizzate che se va bene otteremo solamente il rimborso del biglietto e della prevendita. Vale a dire che poco più di 3 €, moltiplicato per ogni ragazzo presente sabato scorso, resteranno nelle tasche degli organizzatori del concerto o di qualche soggetto non ben definito. Inoltre le richieste di rimborso vanno inviate in un intervallo temporale ben definito (dal 27/07 al 10/08) e chi dovesse sgarrare si dovrà dimenticare i soldi che gli spettano di diritto, con buona pace di quanti sono in vacanza (complimenti per aver ridotto al minimo il periodo per chiedere indietro i nostri soldi). Ovviamente di rimborsi di parcheggio e spese di viaggio non si è nemmeno parlato, ed il caro Alex Fabbro si è speso solamente in tanti "capisco", "mi rendo conto", "dovete comprendere", senza una parola in merito a se e quando organizzerà un evento sostitutivo del precedente a costo ridotto. Questo sì sarebbe stato un bel gesto.

Saluti

domenica 22 luglio 2012

Rock in Idrho 2012: annullato per pioggia

Arriviamo all'area concerti della Fiera di Rho verso le 15.30, proprio quando Frank Turner sta completando la sua performance. Ci ambientiamo subito, con una bella birra fresca, in mezzo a quella massa di giovani e meno giovani lì per saltare e divertirsi, e per nulla preoccupati delle nuvole nere che si stanno accumulando verso nord. Il tempo di un panino, quattro chiacchiere, e sopra al palco viene issato lo striscione dei SUM 41, prima band di grido della giornata. Quando i primi accordi elettrici e i primi colpi di batteria di diffondono nell'aria, ci avvicianiamo al palco assieme a molte altre persone.
Per quanto ci riguarda il Rock in IdRho 2012, 5a edizione, ha inizio.
Dopo dieci minuti di concerto inizia a piovere. 
Inizialmente resistiamo ma poi, sotto l'intensificarsi del rovescio, ci rifugiamo nella zona coperta, dove erano stati allestiti quasi tutti gli stand cibo/beveraggi ed i tavoli con panche. Assieme a noi la maggior parte della gente, a meno di un gruppo di irriducibili, che continuano a ballare sotto al palco dei SUM 41
D'un tratto, il primo sentore di quello che sarebbe stata la triste sorpresa della giornata: i SUM 41 sospendono il concerto. Sotto però il richiamo di quanti stavano sfidando il temporale (ad essere onesti davvero violento), tornano sul palco dopo dieci minuti e ricominciano la loro scaletta, con grida di gioia e trionfo da parte del pubblico, compreso quello protetto sotto le alte volte della fiera. I SUM 41 continuano la loro performance e la portano fino in fondo, mentre il temporale lentamente cede il passo ad una pioggerellina sottile, che viene infine vinta dal Sole. Ma le cose non vanno come le centinaia di persone lì presenti vorrebbero. Sul palco, infatti, non si nota il febbrile lavoro dei tecnici per sostiuire la strumentazione; al contrario la situazione langue, nessuno si affaccia, e non c'è il minimo sentore che i PIL (Public Image ltd) di Johnny Rotten si presenteranno sul palco a breve. Quando la gente inizia a rendersi conto della cosa, lentamente esce da sotto il padiglione della Fiera e si porta sotto al palco, mentre l'organizzatore (tale Alex Fabbro, apprendo la sera stessa leggendo il comunicato stampa), blatera parole poco chiare e che non arrivano lontano, nella confusione generale. Il senso di quelle parole, ahimè, è però presto chiaro a tutti: il Rock in IdRho, il tanto atteso festival punk rock, sarà annullato. E così è stato nonostante le tese proteste di noi poveri sfigati che, insieme a tantissimi altri, abbiamo sfidato il meteo e l'autostrada per essere lì.
L'amarezza è tanta per almeno tre motivi.
Il primo è che, evidentemente, l'organizzazione non aveva assolutamente tenuto conto del rischio meteorologico, nonostante le previsioni avessero denunciato la possibilità di pesanti temporali. Nulla è stato fatto per proteggere le apparecchiature ("completamente danneggiate ed inutilizzabili" ci spiega Alex, nascosto dietro al palco, il coniglio), i SUM 41 sono stati lasciati liberi di suonare sotto il temporale, mentre si sarebbe potuta sospendere temporaneamente l'esibizione e coprire tutto, come si fa comunemente in qualsiasi grosso appuntamento musicale. 
Il secondo è che fin troppe persone lì presenti, fra il pubblico, hanno accettato il fatto senza troppo protestare. Polli travestiti da punk, che giocano a fare i super duri ed anarchici ma che poi non sono nemmeno in grado di mettersi sotto al palco, tutti assieme, a far sentire se non altro il disappunto per la situazione. A dire il vero qualche cosa, almeno alcuni, sono riusciti ad organizzarla: rovesciare due bagni chimici e portare qualche cassonetto con ruote sotto al palco. Complimenti per l'iniziativa (SIC!).
Infine il terzo motivo di amarezza, forse il più duro da digerire: nessuna band, nessun musicista, nessuna icona rock, ha messo il naso sul palco per scusarsi. Nessuno ci ha messo la faccia. Non ce la ha messa Alex Fabbro, non ce la hanno messa i Rancid (forse nemmeno arrivati al concerto), nè i Millencolin nè i PIL di Johnny Rotten nè una delle altre band per le quali, forse, spendere 55 € più sbattersi per attraversare mezza Italia (in moltissimi non eravamo milanesi, alcuni addirittura da Roma e Napoli) non ha valso lo scusarsi davanti a tutti, con buona pace per lo spirito di appartenenza che, normalmente, queste band vorrebbero trasmettere.
In conclusione una giornata di dimenticare, amara come poche, soprattutto per il senso di tradimento di quello che, in molti, dipingono ancora come lo spirito del rock.
Ed ora inizia la corsa ai rimborsi dei biglietti.

Saluti