Sito denuclearizzato

domenica 22 gennaio 2012

Sviluppo e Cambiamento

Quante cose accadono in questi giorni, avvenimenti che segneranno probabilmente la vita di molti: se in positivo o in negativo lo sapremo solo fra qualche anno.
Certo le promesse sono tante, forse quante le delusioni, ma andando con ordine, secondo me bisogna innanzitutto dire una cosa: il Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti, che sarà legge per metà della settimana prossima, è stato prodotto a tempo record, data la situazione straordinaria in cui ci troviamo. Un altro fatto è questo: ora molti si riempono la bocca del "se era per così poco, non c'era bisogno di sotituire i politici con i tecnici". Ebbene, perchè i politici non hanno fatto prima azioni di questo tipo (come ha chiesto Formigli, giovedì scorso, ad un esponente del fu Governo Berlusconi)? Di più: i politici non hanno nemmeno iniziato a parlarne, cercando di convincerci che la crisi era altro da noi.
Un altro aspetto ancora: certamente il Decreto è migliorabile, ma getta le basi per azioni forti ed incisive. Non tocca, forse, i poteri forti ma credo sia il la d'incipit per iniziare a farlo.
Ora, oltre alle "corporazioni", c'è molta attesa per tutti gli altri aspetti che il Decreto dovrà toccare e di cui, francamente, in questi giorni giornali e televisioni non hanno parlato, più interessate a carpire le ragioni delle proteste dei tassisti, dei farmacisti, degli avvocati, dei benziani, ecc, ecc, ecc. Ma da tecnico del settore, aspetto con trepidante attesa di sapere, per esempio, cosa ne sarà del settore energia, ambito (scusate lo scatto d'orgoglio), decisamente più strategico delle farmacie, e fermo da qualche mese in tutti i suoi sotto insiemi (fotovoltaico, biomasse, gas, carbone, petrolio, eolico), in attesa di risposte su incentivi e piani di sviluppo.
Staremo a vedere.
L'impressione finale è che in questi giorni ci si sia concentrati su alcuni aspetti del Decreto Sviluppo (forse i più insignificanti, con tutto il rispetto per le categorie in rivolta), per non scoprire le carte prima di averle definite nel dettaglio. Spero solo che questa definizione avvenga davvero, e che il Decreto Sviluppo si rivolga ad altro, oltre che alle licenze dei tassisti ed alla deregulation dei benzinai.

Saluti

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Alcune cose sono condivisibili, altre no. Quello che non mi convince per niente sono gli studi che oggi hanno accompagnato il decreto, dove si parla addirittura di benefici notevoli sul reddito dei consumatori.

andreacamporese ha detto...

Purtroppo credo che nè io nè te (in generale la gente comune), abbiamo le risorse e le conoscenze per sapere quale possa essere l'impatto effettivo sulla nostra vita. Ad essere onesti, penso che perfino Monti & Co lo possano solo ipotizzare, non possedendo la sfera di cristallo. Quello che però mi fa ben sperare, è che finalmente si decida di mettere mano a queste cose. Speriamo che partire dal piccolo serva ad attacchi ben più sostanziosi.

Saluti

Soffio ha detto...

Tutto é migliorabile ma non dimentichiamo chi c'era sino a poco tempo fa