Sito denuclearizzato

lunedì 29 marzo 2010

Siamo tutti Osservatori?

Ebbene, se è vero che siamo tutti osservatori (accogliendo l'invito di Roberto Saviano), vorrei segnalare un fatto che nessun giornale nazionale ha portato in evidenza nè, tanto meno, qualche testata locale ha rilevato.
Ieri mi sono recato alle urne, e dentro alla mia cabina, posto la croce e scritto un nome sui simboli nei quali mi riconosco. Nel ripiegare la scheda, la mia attenzione è però stata attirata da un elemento. Una sorta di "buco", una mancanza sulla scheda elettorale: il simbolo di Luca Zaia, candidato alla Presidenza Regionale per il Centro-Destra. I simboli di PdL e Lega per le preferenze provinciali erano ben chiari e visibili sulla sinistra della scheda, ma sulla destra, sopra al nome di Luca Zaia, il simbolo mancava ed era sostituito da un triste cerchietto bianco con stampate in nero le seguenti parole "Listino Regionale 2010". Parlando con uno dei responsabili di seggio, mio conoscente, questi mi ha detto che quella dicitura è stata stampata di corsa all'ultimo perchè il simbolo non era arrivato.
Mi chiedo: è possibile fare una cosa così? è previsto dalle regole del gioco? ed è serio che il candidato presidente non abbia nemmeno un simbolo dietro cui riconoscersi? a modo mio, la spiegazione che mi sono dato è la seguente: poter verificare esattamente il numero di voti fra PdL e Lega, per una resa di conti interna, costringendo gli elettori del Veneto a mettere la croce necessariamente sul simbolo provinciale, piuttosto che sul "generico" simbolo regionale. Zaia, ci conseguenza, vincerà in ogni caso, ma sarà possibile conteggiare esattamente quati voti ha preso ogni partito.
Gioco sporco che merita di essere raccontato in giro, quindi se anche voi avete notate cose di questo tipo, teniamoci aggiornati.

Saluti

venerdì 26 marzo 2010

Feltri e la decisione dell'Ordine Lombardo

Ed ecco la sospensione dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia di Vittorio Feltri, benamato galoppino e "picchiatore giornalistico" del Premier e di quella frangia del PdL, che vorrebbe mantenere lo scontro politico ad un livello costantemente da "Anni di Piombo", con gossip, intercettazioni ambigue, notizie di omosessualità latente o scappatelle dichiarate. Feltri, insomma, è uno di quegli uomini che, a mio giudizio, hanno volutamente confuso, per tornaconto personale, l'informazione ed il giornalismo con l'editoria spazzatura, quest'ultima utilizzata come puro e semplice randello contro gli avversari del Premier (da Boffo a Fini, passando per Di Pietro, Bersani e tanti altri).
Questo, come altri (per esempio il boom di ascolti e contatti per Rai Per Una Notte di Santoro in diretta web, l'altra sera), spero sia finalmente un segnale di ripresa e di reazione degli anticorpi italiani a questa politica da operetta.

Saluti

giovedì 25 marzo 2010

Il capro espiatorio

Magari non significherà nulla, ma forse un qualche segnale dovrebbe mandarlo lo scarica barile che in queste ore si sta facendo all'interno del PdL. Anzi, peggio, l'individuazione di un capro espiatorio in caso di sconfitta elettorale. E chi potrebbe essere, questo soggetto, se non il più aspro antagonista di Berlusconi? Più ancora di Bersani (che di antagonista, ultimamente, ha ben poco), il vero baluardo dell'opposizione al Cavaliere è il Presidente della Camera Gianfranco Fini, un Cavallo di Troia all'interno del Centro Destra.
Ed ecco che allora, con buon servilismo, il Giornale oggi lo attacca dichiarando che, se proprio non ce la fa a fare campagna elettorale, almeno stia zitto. Replica secca del Secolo d'Italia e della Fondazione Fare Futuro, che ribattono a Feltri accusandolo di voler dare solamentre voce a quanti, nel PdL, stanno cercando per l'appunto un capro espiatorio in caso di debacle elettorale.
Come detto: che sia un segnale?

Saluti

martedì 23 marzo 2010

Come la storia insegna

Sabato scorso la manifestazione a Roma del PdL, quella che doveva essere un bagno di folla per il Premier, con Apicella e Morselli sul palco e le Majorettes e ovazioni da stadio. La stessa manifestazione per richiamare alla quale, in barba alla legge sulla Privacy, sono stati inviati centinaia di migliaia di SMS. La stessa manifestazione per partecipare alla quale venivano devoluti 100 € a ciascuno di noi, con in più trasporti e metropolitana romana gratis, un panino ed una bottiglietta di acqua. Una manifestazione che invece che spontanea e partita dal basso è stata comprata fin dall'inizio, dall'uomo che del "fare azienda" ha fatto la sua politica.
La manifestazione di cui sopra è finita in un flop.
Ma come la storia ci insegna, ora più che mai, nel momento del bisogno elettorale, ecco il salvagente biancoscudato, le armate vaticane scendere in piazza (metaforicamente) al fianco del Premier. Perchè come sempre il Vaticano si dimostra uno Stato estero che però ama farsi gli affari interni italiani, dando chiare indicazioni di voto, gestendo e muovendo soldi, potere e, soprattutto, voti. Perchè il prblema non è tanto il Cardinale Bagnasco che indica un voto che non appoggi l'aborto (leggi: non votate la Bonino), quanto l'italiano medio che di quella indicazione fa suo comportamento all'interno dell'urna elettorale.
Così anche questa volta volta Berlusconi, come se non bastassero i suoi soldi e le sue moine (ora si è messo ad asprimere solidarietà anche al Papa...), si troverà catapultato nell'olimpo romano da una mano dall'alto, anzi, da Oltretevere.

Saluti

giovedì 18 marzo 2010

Italianistan

Riporto integralmente una piccola storiella, che mi è giunta via mail, e che penso molti di voi già conosceranno.

Saluti

"Salve,
sono un cittadino dell'Italianistan.
Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in un'azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco al lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio, e quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio. Soprattutto guardo i risultati delle partite, perchè faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari, che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere. Allora mi stufo e vado a navigare un po' in internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio, che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse!

Per fortuna!"

mercoledì 10 marzo 2010

Regionali 2010 e legittimo impedimento

Come sempre accade, questo Governo usa armi di Distrazione di Massa (questa non è mia, ma della Guzzanti), per farf passare sotto silenzio il lavoro artificioso e pericoloso del Parlamento, volto solamente alla salvezza del Premier piuttosto che al perseguimento del bene comune.
E così anche la Polverini è stata sacrificata sull'altare del Premier, per salvargli le chiappone, e mentre tutti sono concentrati sul caos delle liste elettorali in Lazio per le Regionali 2010, il Governo pone la fiducia sul legittimo impedimento.
Da un lato Berlusconi bolla come "violento sopruso" la decisione del Tar del Lazio, dall'altro usa il Parlamento come fosse l'arena dei leoni e lui il mattatore, che può permettersi di far approvare le leggi più controverse a colpi di maggioranza, fregandosene altamente degli emendamenti democraticamente presentati dall'opposizione.
Bella prova di Democrazia, come sempre.
Non abbassiamo la guardi di fronte a questi comportamenti, e non abbassiamola nemmeno davanti all'evidenza storica, che gli italiani hanno bisogno di un dittatore, anche se da operetta, pur di non dover pensare al da farsi giorno per giorno.

Saluti

lunedì 8 marzo 2010

Nucleare in Italia: forse non tutti sanno che...

Da qualche settimana il tema del nucleare in Italia sembra sparito dai palinsesti politici, forse per l'imminenza delle Elezioni Regionali e per i casini scoppiati in Lazio e Lombardia.
Ritengo infatti che nessun candidato del Centro Destra possa oggi affermare, sull'onda propagandistica scatenata dal Premier, "Sì, domani vi costruirò una Centrale Nucleare sotto casa", e sperare, nonostante tutto, di venire eletto.
Detto questo ed al di là dei proclami e della validità di riprendere la strada del nucleare in Italia, forse non tutti sanno che, prima del Referendum del 8-9 Novembre 1987 (che abolì il nucleare in Italia, sull'onda emotiva di Chernobyl), in Italia erano state costruite e messe in servizio ben 4 centrali nucleari.
La prima a Latina, della potenzialità di 152 MW. Accesa il 27 Dicembre 1962 , questa centrale immise energia elettrica in rete dal 01/01/1964 al 01/12/1987.
La seconda a Sessa Aurunca (CE), della potenzialità di 150 MW. Accesa il 05/01/1963, questa centrale produsse energia dal 01/06/1964 al 01/03/1982.
La terza a Trino (VC), della potenzialità di 260 MW. Accesa il 21/06/1964, la centrale produsse dal 01/01/1965 al 01/07/1990.
La quarta e ultima a Caorso (PC), della potenzialità di 860 MW (notevolmente superiore alle altre). Accesa il 31/01/1977, produsse energia elettrica dal 01/12/1981 al 01/07/1990.

Come si vede, quindi, il territorio italiano è tutt'altro che esente da impianti nucleari, nonostante quello che ci raccontano i nostri politici, che hanno funzionato per una media di vent'anni (non poco, quindi), alcuni fino a tempi relativamente recenti.
Detto questo, mi piacerebbe sapere dalla nostra classe politica come vengono gestiti questi siti e la quantità di materiale radioattivo prodotto, nonchè la destinazione di stoccaggio in sicurezza di questo materiale.
In secondo luogo vorrei sapere se le bollette della corrente, nei vent'anni di funzionamento delle 4 centrali nucleari italiane, hanno subito un qualche tipo di variazione al ribasso, per lo meno per gli abitanti delle zone limitrofe alle centrali.

Vi lascio un paio di link, per chi volesse approfondire la questione.
Caorso, Latina, Trino, Zona Nucleare.

Saluti

venerdì 5 marzo 2010

Regionali 2010: La Farsa continua

La farsa delle Regionali 2010 continua. La Polverini in Lazio e Formigoni in Lombardia sono l'esempio di dove un regime arrogante come il nostro possa arrivare.
Ma, si sà, in Italia vincono sempre gli stessi, i furbi e furbetti, e se ci sono delle regole ormai ci hanno abituati che, con un colpetto di qua ed una battutina di là, si possono, se non cambiare, per lo meno adattare all'occorrenza.
Ed allora se la Polverini è giunta in ritardo nel presentare la propria lista e Formigoni ha avuto più di 500 firme invalidate, poco conta. Secondo la Legge dovrebbero essere esclusi dalle Regionali 2010, ma mi pare ci sia un gran correre bipartisan, per trovare una soluzione "politica" (come la chiama Berlusconi, nel senso di una legge ad hoc), per reintrodurre nella corsa elettorale sia la Polverini (candidato Presidente alla Regione Lazio), sia Formigoni (candidato Presidente alla Regione Lombardia). Una leggina a bell'apposta o addirittura il rinvio delle elezioni poco conta, il concetto di fondo è che si stuprano le regole a seconda della necessità.
Al di là del fatto che mi piacerebbe poter vedere un Presente Alternativo dove, invece della Polverini e Formigoni, fossero stati la Bonino e Penati (i candidati PD a Lazio e Lombardia) ad avere problemi con le liste: sono certo che Berlusconi sarebbe corso a scrivere una leggina per riammetterli.
Ma, ripeto, a parte questo l'arma retorica che si impugna è sempre la stessa: non è giusto togliere la voce a milioni di elettori, che con l'esclusione della Polverini e di Formigoni non avrebbero più un riferimento politico. E pensate che ce ne dovrebbe fregare qualche cosa? i milioni di elettori, di cui tanto parlate a vanvera, sono stati traditi proprio dalla vostra inettitudine, quindi non addossate colpe al sistema ed allo Stato.
Stato che, dal canto suo, nella persona di Napolitano vorrebbe attendere l'esito dei ricorsi prima di fare mosse azzardate. Ovviamente a Berlusconi questo atteggiamento non piace, perchè va contro i suoi voleri. Quindi se ieri Napolitano, a detta di Berlusconi, era "saggio", oggi sta assumendo "inaccettabili impuntature".
Italia ed Italietta, facciamoci almeno due risate.



Saluti

martedì 2 marzo 2010

La Sindrome dell'Onnipotenza

Leggo il giornale e non capisco cosa stia succedendo.
A Roma, la lista della Polverini è stata esclusa da Roma e Provincia per un ritardo nella presentazione delle liste, ritardo imputiabile a tal Alfredo Milioni, presidente PdL del XIX Municipio di Roma, che sarebbe uscito a mangirsi un panino. Milioni è un politico navigato, si dice, quindi non ci si capacita di come abbia potuto sgarrare su una cosa così importante.
Di contro in Lombardia la Corte d'Appello di Milano ha annullato la candidatura della lista "Per la Lombardia" di Roberto Formigoni, accogliendo un ricorso presentato dai Radicali. Motivo? 514 firme sarebbero risultate non valide per la mancanza di timbro e data.
Allora mi chiedo: c'è una qualche forza oscura che sta lavorando nell'ombra? oppure questa gente, che da quindici anni detta legge nella vita politica ed amministrativa italiana facendo man bassa ad ogni occasione elettorale, soffre ormai di Sindrome di Onnipotenza, convinta di poter vincere sempre e comunque e, di conseguenza, di poter fare ciò che vuole, quando vuole?
Qualche faccia di bronzo, degli ambienti romani, in riferimento all'esclusione della Polverini ed al ricorso del PdL alla Corte d'Appello di Roma, dichiara: "Spero che prevalga il buonsenso e che i cittadini romani possano esercitare un diritto sancito dalla Costituzione".
Ma qui, signori, non si tratta nè di buon senso nè, tanto meno, di Costituzione. Si tratta di regole! se si presentano in ritardo le liste, si è fuori dai giochi, così la prossima volta gli elettori sapranno a chi stanno affidando il Paese.

Saluti

lunedì 1 marzo 2010

Blocco Totale del Traffico 28 Febbraio 2010: The Day After

Ed eccoci al fatidico "Tirar le somme del giorno dopo". Ieri era la cruciale domenica del Blocco Totale, in cui il Nord Italia si sarebbe dovuto fermare davanti all'incalzare delle polveri sottili e dell'inquinamento. Non so voi, ma a Padova la giornata non era esattamente spettacolare (grigetta, un po' uggiosa), e così noi ce ne siamo rimasti a casa a fare qualche lavoretto. So che la mia città aveva organizzato il blocco del traffico, anche se, alla fine, solo nell'area urbana interna all'anello tangenziale. Ergo: le strade extraurbane sarebbero comunque state piene di auto se il tempo non fosse stato inclemente.
Come al solito è grande la delusione per le buone idee che naufragano in un atteggiamento "all'Italiana", che scioglie tutte le ottime premesse in un marasma medio di "accontentiamo tutti almeno un pochino", con il risultato che non viene accontentato nessuno: certamente non l'ambiente.
Ed infatti questa mattina, lunedì, la circonvallazione e le vie di accesso alla città erano super intasate da auto fumanti e corriere a carbone, nonostante un pallido Sole si stesse levando fin dalle prime ore del dì, promettendo una giornata semi primaverile.

Saluti