Sito denuclearizzato

lunedì 23 febbraio 2009

La prospettiva politica delle ronde - Parte Seconda

Ed ecco che, a distanza di poche ore, già si legge di gruppi organizzati e politicizzati di cazzuti connazionali pronti a difendere il podere dall'invasore.
La Lega si mobilita, ma siccome organizzare volenterosi padani non è abbastanza, accoglie a braccia aperte anche don Floriano Abrahamowicz, il prete lefebvriano negazionista che affermò "... l'unica cosa certa delle camere a gas nei lager nazisti è che sono state usate per disinfettare, ma non so dirle se abbiano fatto morti oppure no ...". Per gente, come i leghisti, che della cultura e della storia non hanno mai fatto cavallo di battaglia, frasi di questo tipo suonano semplicemente come un'inno alla purezza della razza: poco importa se padana o ariana.
Per non essere da meno anche Forza Nuova e La Destra di Storace iniziano a battere le strade delle nostre città, per renderle luoghi più sicuri.
Qui trovate addirittura una mappa delle ronde già organizzate e presenti sul nostro territorio.
Al di là delle eco da risorgimento fascista e da squadracce di camice nere, che fra poco verranno a bussare alle nostre porte, trovo allucinante che nessuno parli di queste cose, se non L'Unità (qui, qui) e, a sprazzi, La Repubblica. Insomma, sono stato su Libero ed il Giornale, così come su Il Manifesto e sul Corriere, ma nelle edizioni di oggi non v'era traccia di questo male incontrollabile che si sta sviluppando in casa nostra.
Nessuno ne parla.
Nessuno si preoccupa.
Mi sembra di vivere uno di quei momenti di cui ci parlavano a scuola a proposito dell'esplosione del Fascismo e del Nazismo; quando ci raccontavano che le forze di opposizione e l'opinione pubblica sottovalutarono clamorosamente l'alternativa offerta da Mussolini o Hitler, spalancando, di fatto, le porte alla loro ascesa al potere.
Penso che l'obiettivo di Berlusconi sia evidente, anche se non così estremo come quello perseguito da Mussolini e Hitler: per quanto poco, i tempi sono diversi, e viviamo in una realtà europea che impedirebbe qualsiasi totalitarismo tanto estremo. Il fine perseguito dal Premier è, tuttavia e forse proprio per questo, molto più sottile e subdolo.
Dopo la Magistratura e dopo il taglio vergognoso alle Forze dell'Ordine, che ora non hanno nemmeno di che pagarsi il carburante, dopo i tagli plurimi alla ricerca ed all'istruzione (ricordate quando volevano riscrivere i libri di storia,eliminando, fra gli altri, Darwin?), e dopo la minaccia di ingabbiare senza mezzi termini i giornalisti dissidenti, ora si passa alle ronde. Lo scopo? dividere sempre più i cittadini dal concetto stesso di Stato e res publica. In questa maniera, lentamente, l'istituzione statale decadrà, lasciando via libera ad una forma di dittatura truccata da Democrazia ed edulcorata dall'ultimo derby Milan-Inter o da brodaglie come Grande Fratello ed Amici.
Se la magistratura è vergognosamente faziosa e le Forze dell'Ordine non sono in grado di far rispettare la legge, pensateci voi, Italiani!!!

Molta gente per bene, che in questo straccio di Paese crede ancora, si sta però già interrogando su che cosa accadrà con queste ronde. A chi renderanno conto? davvero saranno disarmate? saranno inquinate da movimenti eversivi ed estremisti? e le tradizionali Forze dell'Ordine che ne pensano? alcuni articoli parlano già chiaramente del disappunto dei sindacati di Polizia, come è ovvio che accada, ed in tanti stanno già aspettando l'apice di questa vicenda con una domanda che l'amico ConfiniDiversi ben suggerisce con il richiamo al film "V per Vendetta": e quando ci scapperà il morto, allora che cosa accadrà? perchè, parliamoci chiaro, il rischio è questo. A quel punto il Governo cosa risponderà? anzi, no, scusate, la società civile, l'opposizione, la Sinistra, che cosa diranno? forse tireranno fuori la voce? staremo a vedere.

Saluti

domenica 22 febbraio 2009

La prospettiva politica delle ronde

Dario Francheschini è il nuovo segretario del PD.
C'era un popolo giovane ed innovatore che chiedeva una svolta importante all'interno del Partito, che chiedeva di uscire dalle solite vecchie logiche di potere, che chiedeva rinnovamento e accelerazione verso temi importanti, che chiedeva chiarezza su tematiche ancor più fondamentali, che chiedeva "o dentro o fuori", senza mezzi termini. Ed invece ha vinto la linea del "non cambiamo nulla, per carità", quindi niente elezioni nè congresso, se non ad Ottobre quando, molto probabilmente, verrà riconfermato Franceschini perchè, si sà, queste cose vanno così.
Ha vinto Franceschini, che dichiara "Non entreremo mai nel Partito Socialista Europeo, ma non potremo stare in un luogo dove i socialisti non ci sono", che è la summa della filosofia democristiana: tutto e niente, quindi immobilità.
E mentre si prospetta sempre più la sagoma della Balena Bianca, all'orizzonte, e temi importanti come il testamento biologico non si sa bene come verranno affrontati, la destra approva le ronde con il nuovo Ddl sulla sicurezza.
Berlusconi non è d'accordo a chiamarle "ronde", anche se a giudicare dall'apologia che di lui fa Libero c'è da restare di stucco, basiti, forse terrorizzati: "... Berlusconi a sorpresa lancia la proposta di nazionalizzare gli istituti. Come fece Mussolini che salvò l'Italia ...", nel senso che invece di "ronde" forse Berlusconi preferirebbe il termine "squadre" o "squadroni".
Ad ogni modo mi pare che 'sta pensata delle ronde, che già era stata proposta dalla Lega con la "Guardia Padana" (qui trovate addirittura il sito internet), e a suo tempo bocciata a livello nazionale, rientri in un disegno d'insieme del Governo (leggi P2), secondo cui si tenta di minare sempre più in profondità lo stato di diritto. Prima la magistratura, poi la sicurezza, quella reale, determinata dalle forse dell'ordine. Taglio ai fondi, niente più benzina per le auto e ronde in sostituzione.
La prospettiva politica delle ronde, allora, è quella di far sì che il cittadino si indentifichi sempre più con uno Stato fai-da-te: invece che diffondere la cultura dell'appartenenza e della res publica, si diffonde la cultura dell'arrangiarsi e del piccolo orticello, anche per quanto riguarda la sicurezza. Lentamente involveremo verso i vecchi Comuni o, forse peggio, resterà una Repubblica di facciata dominata però da un Dittatore autarchico e totalitario, per il quale sarà meglio tenere il cittadino nell'ignoranza e nella convinzione che lo Stato non esista.
Agghicciante.

Saluti

mercoledì 18 febbraio 2009

Vogliamo parlarne? Gli Stipendi dei Senatori

Prima stavo girovagando sul sito del Senato della Repubblica Italiana, perchè cercavo l'indirizzo e-mail dell'On. Felice Casson, ex magistrato veneto, che ha condotto fondametali indagini nell'ambito della bomba ecologica rappresentata dal Petrolchimico di Marghera, dove hanno perso la vita per cancro anche diversi operai.
Ad ogni modo, me ne andavo tranquillo da una pagina all'altra, spulciando qui e là, e cosa ti trovo? La pagina relativa al trattamento economico dei Senatori. So che sembra sempre la stessa vecchia storia, alcuni di voi alzeranno gli occhi al cielo stanchi di sentirsela ripetere, ma dico sul serio, io sono rimasto esterrefatto nel leggere quello che sto per raccontarvi.
Vogliamo fare due conti?
  1. Indennità parlamentare (ovverosia, lo stipendio vero e proprio): viene versato su 12 mensilità (quindi i Senatori, poveretti loro, non percepiscono la tredicesima), ed ammonta 5.613,59 €.Già solo questo credo potrebbe bastare: non so voi, ma io tutti 'sti soldi non li prendo nemmeno in 3 mesi. Comunque non è sufficiente e si continua.
  2. Diaria: viene riconosciuta a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma (eccerto, mica tutti i Parlamentari vivono nella capitale, e quindi è giusto che venga rimborsata loro la spesa di alloggio, con qualche extra), ed ammonta a 4.003,11 € mensili. C'è un però: se il Senatore non partecipa ad almeno il 30% delle assemblee con votazione, ogni mese gli decurtano 258,23 € moltiplicato per il numero di assemblee con votazione cui non si è presentato.
  3. Rimborsi spese per lo svolgimento del mandato parlamentare (credevate che con la Diaria si coprisse tutto? ebbene, vi sbagliavate): a titolo forfettario, per le spese sostenute per le attività ed i compiti connessi con il mandato parlamentare, è previsto un "contributo" mensile di 4.678,36 €; il 35% di tale somma viene erogata direttamente dal Senato (cioè da noi), mentre il 65% dal partito di appartenenza (quindi sempre da noi).
  4. Spese di trasporto e spese di viaggio: libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea su territorio nazionale (quindi non pagano nemmeno un biglietto piccolo piccolo); se ciò non bastasse, per quelli che non vivono a Roma e la devono raggiungere percorrendo meno di 100 km da casa loro fino all'aeroporto o stazione più vicina al luogo di residenza, è previsto un rimborso spese annuo di 15.379,37 €; se il malcapitato vive a più di 100 km dall'aeroporto o dalla stazione il rimborso è pari a 18.486,31 €; se, infine, il senatore sta a Roma città il rimborso è pari a 7.689,68 €.
  5. Spese telefoniche: i senatori percepiscono una somma annua pari a 4.150 €, inclusi i servizi di connettività.
  6. Assistenza sanitaria integrativa: versando un contributo di qualche centinaio di euro, al mese vengono rimborsate le spese mediche, anche ai familiari.
  7. Assegno di solidarietà: vogliamo fare mancare qualche cosa a questi poveri cuccioli una volta che, scaduto il mandato, saranno costretti a tornarsene alle loro catapecchie? ovviamente no, perchè l'Italia è un Paese solidale e benevolo, quindi il senatore, versando 804,40 € ogni mese (il 6,7% della sua indennità lorda), a fine mandato riceverà un cospicuo assegno pari all'80% della sua indennità mensile lorda (e non netta!!!) moltiplicato per il numero di anni di mandato.
  8. Assegno vitalizio: infine c'è l'assegno di pensione, che gli viene recapitato ogni mese, a partire dal 65° anno di età a meno che non venga rieletto ed a meno che abbia versato i contributi pari a circa 1.290,64 €/mese.

Tirando un attimo le somme, un Senatore che non viva a Roma ma stia entro i 100 km dall'aeroporto o stazione ferroviaria e che faccia bene i compiti a casa e si presenti per almeno il 30% delle assemblee con votazione (diciamo che ce ne sia una al giorno per tutti i giorni del mese, mal che gli vada significa che deve mostrare la sua faccia in Parlamento per 9 giorni al mese), ogni mese prenderebbe la bellezza di

5.613,59 €+4.003,11 €+4.678,36 €+((15.379,37+4.150)/12)€ = 15.922,507 €

Ad onor del vero a questa somma andrebbero levati i contributi per i rimborsi sanitari, per le pensioni ed i vitalizi, che ammontano ad un paio di migliaia di euro al mese.
Giusto per completare il calcolo, considerando che in Senato siedono 315 persone con età superiore a 40 anni, ogni mese questa istituzione ci costa, per le sole spese vive ai suoi membri (si escludono quindi segretari, portaborse, costi collaterali, ecc, ecc, ecc) circa 5.015.589,7 €: questo supponendo che tutti i senatori non vivano a Roma ma stiano entro i 100 km dall'aeroporto o stazione e che presenzino ad almeno il 30% delle assemblee con votazione.
Da notare che alla pagina che vi ho indicato all'inizio di questo intervento, tutti i costi che vi ho citato sono presentati come netti mensili e non è specificato se si sommino o si escludano a vicenda.
E poi ci stupiamo se non se ne vogliono più andare a casa?
Credo che sarebbe sufficiente ridurre ad un terzo lo stipendio mensile sopra calcolato per rendere queste persone un po' più credibili e moralmente accettabili. Non dico infatti che 315 rappresentati del popolo siano tanti, non sta a me giudicare la Costituzione, ma da lavoratore trovo offensivo che prendano così tanti soldi per fare quello che fanno (e come lo fanno).

Saluti

martedì 17 febbraio 2009

Vogliamo parlarne?

Dunque parliamone.
Proprio come si apprende dall'ultimo Passaparola di Marco Travaglio, il Governo si sta muovendo sul filo dell'eversione, per quanto riguarda la libertà di stampa e la magistratura.
In Parlamento è infatti in corso l'esame del Ddl sulle intercettazioni, ultimo capitolo di una lunga trafila di lacci e lacciuoli (come li chiama il Piduista che ci governa: ricordare che sia un piduista non fa mai male), tesa a minare l'indipendenza della magistratura e di quei giornalisti che ancora svolgono in maniera indefessa il loro lavoro, informando e tentando di trasmettere ai lettori una visione oggettiva dei fatti.
L'ultima mira del Governo è infatti quella di impedire la pubblicazione di intercettazioni per le quali sia stata disposta la distruzione e dei nomi dei magistrati, che stanno svolgendo determinate indagini. Il giornalista non potrà più pubblicare il nome di un magistrato coinvolto in un'indagine, legando al nome del/degli indagato/i e del processo in corso.
Quali i rischi? i magistrati perderanno quel minimo di scudo dai poteri forti costituito dalla notorietà agli occhi dell'opinione pubblica e noi non sapremo più cosa diavolo sta succedendo, perchè se solo un giornalista si azzarderà a contravvenire a questa disposizione rischierà da 1 a 3 anni di carcere. Carcere, avete capito bene.

Prendo il testo del Programma di Rinascita Democratica e trovo una frase: "... il divieto di nominare sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari ...".
Agghiacciante. Soprattutto perchè leggendo il testo nella sua interezza, si evincono alcune idee di Gelli a prima vista non del tutto sbagliate, come la meritocrazia, il rendere più snello l'apparato statale, alcune riforme di base. Tuttavia, leggendo attentamente, si coglie un disegno di fondo che mira a rendere la Magistratura dipendente dal Parlamento e a costituire "... un club di natura rotariana per l'eterogeneità dei componenti ove siano rappresnetati, ai migliori livelli operatori, imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati, nonchè pochissimi e selezionati uomini politici, che superi il numero di 30 o 40 unità ...".
Ebbene, ritengo che Berlusconi stia andando oltre, stia tentando di creare uno Stato incontrollabile da parte del cittadino che, se buono, riceverà qualche piccolo contentino, un premio, magari il biglietto per la partita di calcio o una partecipazione al Grande Fratello. Ma se cattivo ed indisciplinato? magari il cittadino farà la stessa fine dei giornalisti che vorranno ancora fare il loro dovere facendo informazione: carcere.

Vogliamo parlarne? anche solo per tenere alto il livello di guardia, per stimolare la curiosità e la cultura. Se poi i timori si dimostreranno infondati tanto meglio, ma non si può stare con le mani in mano nel vedere che chi fa il proprio dovere viene punito. E nel frattempo Mills (ennesimo capitolo della Saga Berlusconi) è stato condannato a 4 anni e 3 mesi, ed ancora si grida alla sentenza Anti-Premier. Tanto Berlusconi sa benissimo che, fin tanto che il Lodo Alfano sarà sotto il vaglio della Corte Costituzionale, lui non correrà pericoli, ed il processo (anche questo) nel 2010 cadrà in prescrizione.

E' il sistema che non funziona, e che consente a Cappellacci di vincere in Sardegna e che fa sì che la maggior parte dei parlamentari si rifiutino di farsi prendere le impronte per istituire un sistema a tessera elettronica anti-pianisti. Uno di questi parlamentari è proprio Matteo Brigandì della Lega Nord (diciamolo pure), che aveva in tempi non sospetti proposto di schedare tutti rom, bambini compresi, prendendo loro le impronte. Alla proposta di Fini di "schedare" i parlamentari e rendere poi pubblici i nomi di coloro che, profumatamente pagati da noi, si sarebbero rifiutati di rilasciare le impronte, Brigandì risponde "... non è una cosa simpatica, le ho già date quando ho fatto il militare: è una questione di serietà ...".

Che si sappia, che se ne parli!!!
Io direi di mandare a Brigandì una bella mail, con scritto semplicemente "VERGOGNATI". Ma forse rischierei il carcere.

Saluti

lunedì 16 febbraio 2009

Voglio decidere di poter morire

E' di nuovo lunedì.

A Venezia si scherza, si ride, ci si traveste dopo che ieri ha preso il volo la colomba, sancendo così l'inizio uffciale del Carnevale: per una settimana avrà luogo quel che in Parlamento accade, ahimè, ogni giorno per tutto l'anno. Mascherati da buoni propositi, i nostri scherzosi rappresentati vorrebbero ora approvare in tutta fretta un Ddl in materia di "direttive anticipate". Detta così sembra che si tratti di una qualche clausola assicurativa o di un particolare movimento finanziario, ma si tratta invece del cosiddetto testamento biologico. Con un passaggio alle camere molto rapido, quasi in sordina, e poche discussioni l'esecutivo vorrebbe correre spedito verso l'impossibilità, per ognuno di noi, di poter decidere del suo destino.

Mi fermo per un istante e mi torna in mente cosa accadde qualche anno fa, per la precisione nel febbraio 2005, quando ci fu proposto il Referendum sulla fecondazione assistita. Ricordo che andai a votare con un Sì convinto in testa, perchè credo che alla base di una Repubblica democratica ci sia la libertà di ogni cittadino di poter scegliere in totale autonomia con le forme e le regole prescritte dallo Stato, esattamente come avevano deciso di fare i nostri genitori in materia di aborto e divorzio.
Nel 2005 il Referendum si spense in una bolla di sapone, dimostrando non tanto l'ignoranza degli italiani, quanto l'ottusità di certi poteri che in ogni modo avevano messo i bastoni fra le ruote alla consultazione popolare, andando contro uno dei pilastri della nostra Repubblica e cioè quello del popolo sovrano.
Aggiungo che la stessa sinistra diffuse fumo e scarsa informazione, con il risultato che solo il 25,9% degli aventi diritto votò (il quorum necessario era il 50 + 1%), con percentuali del Sì attorno all'80%.
Ho aperto questa parentesi solo per riportare la memoria su di un triste episodio, che dimostra come in Italia ci sia la volontà di tenere la cittadinanza lontana da certe tematiche.

Torno a leggere quel che ci accade attorno e scopro che, fra le tantissime iniziative sorte in memoria di E.E. ed ora tese a sensibilizzare la gente sul tema del testamento biologico, anche Micromega si è pronunciata ieri con un documento estremamente interessante stilato da alcuni docenti di diritto civile e già sottscritto da numerose personalità. Il documento è una chiara denuncia contro il Ddl che il Governo Berlusconi vorrebbe approvare in tutta fretta.
Nel frattempo anche Ignazio Marino (PD) si pronuncia contro il Ddl del Governo e, dichiara, se il testo sarà approvato così com'è "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo".
Sorge addirittura un nuovo sito internet (www.fammiscegliere.it), per la difesa dei più elementari diritti di ognuno di noi, dove ognuno di noi è chiamato ad aderire alla campagna di sensibilizzazione e dimostrare la sua partecipazione esponendo "... una X che rappresenta la scelta, con due linee di diverso colore che si incrociano, perché ognuno è libero di prendere la strada che preferisce ...".

Sono tempi duri, nei quali la miglior risposta alla violenza è la castrazione chimica e nei quali il moralismo e la fede si fanno pericolose armi d'occorrenza. Non voglio però credere che gli italiani siano così assuefatti a quello che li circonda, da accettare supinamente oltre i limiti delle libertà personali. Non si tratta di fare una crociata contro qualcuno o qualche cosa ma, credo, semplicemente di diffondere la cultura della libertà e dell'autodeterminazione del singolo per quanto regolamentata dallo Stato.

Saluti

mercoledì 11 febbraio 2009

Vergogna? No, grazie!

Dopo le discariche di scorie radioattive (qui) e la mia piccola incursione (qui) in merito al trattameto riservato dai media e dai politici, nelle ultime settimane, a E.E. che ci ha lasciato un paio di giorni fa (in linea con molti altri preferisco non nominarla nemmeno più, tanto si è abusato di lei), vorrei oggi parlare di vergogna.

Sì, perchè fa bene ricordare cosa possa essere, come ci si possa sentire quando commettiamo qualche errore o qualche gaffe ritrovandoci con gli occhi di tutti (magari solo un paio di persone, ma ci sembrano il mondo intero), puntati contro. Occhi che ci scansione, ci radiografano, ci bucano, mentre noi ci sentiamo piccoli piccoli e vorremmo sparire per sempre dalla faccia del Pianeta.
Ebbene, siamo degli stupidi.
Sì, siamo degli stupidi nel sentirci così, perchè ultimamente abbiamo quotidianamente esempi di persone o società che la vergogna la hanno combattuta e sconfitta, riuscendo in un impresa quasi epica: proporre frasi e slogan senza oggettivamente senza senso o offensive per il comune sentire senza arrossire o scomporsi di una virgola.

Agip (sì, esatto, quella dei distributori di benzina), ha da qualche tempo timidamente lanciato una pubblicità su un nuovo carburante che promette performance leggendarie!!! di che entità? ebbene, con questo nuovo prodotto potrete risparmiare 500 km ogni 20.000 km. Giuro, parole testuali e se avessi avuto la prontezza di fotografare lo striscione vi appiccicherei la foto su questo intervento, seduta stante.
Ma dico io: 500 km ogni 20.000 km non è che il 2,5%... il DUEVIRGOLACINQUEPERCENTO!!! e l'Agip ha il coraggio di pubblicizzare una cosa così? la maggior parte della gente non fa 20.000 km nemmeno in un anno, che cosa dovrebbe quindi rappresentare questo giochino matematico?
Non da meno Shell che, ho sentito per radio, promette sconti di 20 millesimi di euro.
Penso che l'Italia sia l'unico Paese in Europa dove dal benzinaio di trovano i millesimi di euro sul prezzo dei carburanti. Ma perchè non promettere un risparmio di 200 decimillesimi di euro? suonerebbe molto meglio e ben più invitante. Rido per non piangere.

Queste le compagnie petrolifere che, si sa, quanto ad etica e serietà hanno gettato la spugna da tempo.
Ma veniamo a persone, quattro in particolare, per le quali avrei una proposta da fare che vi spiegherò inchiusura. Prima i fatti.
Le persone in questione sono Quagliariello, Gasparri, Alfano e Berlusconi. I quattro, se non accomunati dal peso della materia grigia, sono invece accomunati da alcune accuse e pesanti illazioni lanciate contro Napolitano, poichè costui non ha alla fine firmato il Ddl varato dal Governo per impedire che si interrompesse l'alimentazione artificiale a E.E.
Gasparri, il 9 Febbraio 2009, a chiusura dei lavori in Senato e dopo la notizia della morte di E.E. ha annunciato, come un anatema, che "In questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe", dopo che Quagliariello aveva dichiarato che "Per quanto mi riguarda Eluana Englaro non è morta, è stata ammazzata".
Addirittura Fini, a stretto giro, ha definito Gasparri "un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere".
Sempre in serata Berlusconi afferma che è prevalsa "la cultura della morte e non la cultura della vita" (in riferimento al comportamento del Quirinale).
In ultima, Alfano ha dichiarato a Ballarò che "Eluana è morta di sentenza. Non possiamo dire che sia morta nell'incidente stradale di cui è stata vittima nel '92 perchè a quell'incidente ha sopravvissuto 17 anni; e non possiamo dire che sia morta di protocollo perchè di protocolli non si muore, nè alcun medico avrebbe potuto applicare a lei quel protocollo se non vi fosse stata specifica possibilità giuridica".
Cosa si evince da questa affermazioni? che lo Stato è un assassino e, con esso, il Presidente della Repubblica che non ha firmato il Ddl presentato dal Governo.
Premesso che il Ddl era assolutamente incostituzionale, poichè tentava di annullare una sentenza chiara della Corte di Cassazione, premesso questo, io direi di fare una bella cosa.
Di Pietro, durante la manifestazione di Roma del 28 Gennaio 2009 contro il Lodo Alfano è stato accusato di aver vilipeso alla figura di Napolitano (qui il mio intervento sull'argomento), e per questo è stato denunciato (o per lo meno ce lo hanno fatto credere). Queste le sue parole che tanto clamore hanno suscitato "... Lei (Napolitano, ndr) dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi. Noi la rispettiamo ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate? ... Il silenzio è mafioso, e per questo non voglio rimanere in silenzio ... Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo...".
Faccio notare che in quell'occasione Berlusconi usò parole al limite del compassionevole per l'insopportabile attacco subito dal Capo dello Stato.
Ma torniamo a noi.
Visto il precedente di Di Pietro e considerate le frasi che si sono udite da Gasparri, Quagliariello, Alfano e Berlusconi, la mia proposta è semplice: che vengano denunciati anche loro, poichè hanno dato dell'assassino al Capo dello Stato.
Lo ripeto: Io propongo una bella denuncia per questo quartetto, lo ripeto, costituito da Gasparri, Quagliariello, Alfano e Berlusconi per le accuse mosse al Capo dello Stato.
Che ne dite? io un paio di commenti su articoli a Repubblica e l'Unità li ho lasciati per lanciare la proposta, e voi?
Saluti

lunedì 9 febbraio 2009

Silenzio

Silenzio, vi prego, silenzio.
Oggi, verso le 20.11, si è spenta Eluana.
Io non ho mai scritto gran che su questa faccenda, bombardato da destra e da sinistra da ogni sorta di giudizi, pregiudizi, pensieri, critiche, acidità, cattiverie, barbarie, appoggi, solidarietà.
In questi mesi mi sono vergognato di essere un italiano, prima di tutto, e poi un essere umano, per l'ignoranza dimostrata dalla maggior parte della gente che ha affrontato, in maniera del tutto inopportuna e fin troppo chiassosa, un tema estremamente delicato che avrebbe invece meritato esclusivamente silenzio.
Già solo il fatto che tutta la vicenda sia stata ribattezzata ormai da tempo "Il Caso Englaro", pone alla stregua di una strage di Mafia, di un processo alla P2, di un indagine su poteri occulti la vita di una persona che, forse, non chiedeva altro che morire in pace.
Dico forse perchè in realtà non lo sapremo mai con certezza. Dico forse perchè, a conti fatti, solamente a suo padre, che ha seguito la figlia per questi 17 anni di coma, sarebbe toccato in sorte (ed in diritto) di poter decidere e giudicare.
Purtroppo la bestia umana ha scelto da fin troppo tempo di mettere zampini etico-morali su questioni di questo tipo, senza rispettare assolutamente la libertà di scelta e l'autodeterminazione del singolo. Certo le rivoluzioni si fanno attraverso traumi e violenti scontri, e forse questo ne è un esempio
Ecco dunque in conclusione cosa dovrebbe fare uno Stato progressista e realmente democratico: dare la possibilità ai cittadini di scegliere. Non impicciarsi delle loro scelte o tentare di sovvertire sentenze, ma dare semplicemente agli individui le carte per poter scegliere, in totale libertà e coscienza.
Questo e solo questo dovrebbe fare uno Stato degno di questo nome, il tutto accompagnato da un grande e rispettoso silenzio.
Saluti

domenica 8 febbraio 2009

W.I.P.P. (Waste Isolation Pilot Plant), ovverosia una cosa che nessuno ci dice sul nucleare

Dopo il Pacific Trash Vortex, ecco un'altro piccolo effetto collaterale della nostra società energivora e consumista. Una di quelle cose che dell'energia nucleare non si pubblicizza e che dovrebbe invece essere annoverata nell'elenco delle 10 cose più interessanti (formative) da visitare sulla faccia della Terra, assieme al Pacific Trash Vortex ed ai Campi di Concentramento.

Premessa
Come (quasi) tutti sanno nei reattori nucleari attualmente in uso (per lo meno la maggior parte di essi), si impone agli atomi pesanti e radioattivi di uranio arricchito (Uranio-235) un processo di fissione. In parole molto semplici, si bombardano le barre di Uranio-235 con neutroni (particelle elementari di carica neutra), ad alta velocità che collidendo con gli atomi di Uranio-235 li separano in sottoprodotti più "leggeri" rilasciando, nel processo (di fissione, appunto), grandi quantità di energia. Quali moderatori della reazione, per evitare che, una volta innescato, il processo possa progredire con sviluppo esponenziale come natura vorrebbe, vengono utilizzate barre di tungsteno, che tendono ad assorbire e/o rallentare molte delle particelle eccitate, consentendo così di controllare il livello di energia sviluppato nei reattori nucleari.
L'Uranio-235, in sè e per sè, rappresenta una frazione modesta dell'uranio presente in natura (lo 0,7% circa), quindi gli esseri umani hanno imparato ad estrarre il minerale grezzo, a gassificarlo e centrifugarlo per ottenere un prodotto concentrato da poter usare nelle centrali nucleari.

Il W.I.P.P.
Uno dei prodotti di scarto di queste attività di raffinazione è l'uranio cosiddetto impoverito (tristemente noto perchè usato in alcune tipologie di proiettili).
Altri prodotti di scarto, molto meno famosi ma altrettanto pericolosi, sono sostanzialmente tutti i materiale di consumo usati nei processi di raffinazione dell'Uranio (e degli altri metalli radioattivi come il Plutonio), come guanti da lavoro, i blocchi di cemento delle sale di contenimento, i macchinari utilizzati per trattare e movimentare i metalli radioattivi, ecc.
Parlando dell'energia nucleare, nessuno parla anche dell' "immondizia" che esse producono, prima e dopo la pura e semplice fase di utilizzo e di produzione di energia. 
Ci dicono che le emissioni sono pari a zero e che la corrente è a bassissimo costo.
Ma che cosa succede prima che il reattore venga acceso e quando il materiale nucleare ha perso le sue proprietà? (ne ho scritto anche qui, su un mio vecchio intervento).
Ecco, negli Stati Uniti (come in Europa) si sono posti il problema fin dagli anni '50 fino al 1999 quando, stanchi di accumulare scorie radioattive a cielo aperto, gli americani hanno deciso di aprire il W.I.P.P. (Waste Isolation Pilot Plant). Il W.I.P.P. è un sito pilota per lo stoccaggio di scorie a bassa e media intensità, di origine militare e civile, e non è stato pensato e progettato per raccogliere il materiale esausto dei reattori nucleari che aumenta di circa 3.000 tonnellate ogni anno. La sua funzione primaria è contenere tutta quell'immondizia collaterale di cui si diceva prima (guanti, vestiti, detriti, macchinari, ecc).
Il W.I.P.P. ha una volumetria tale da poter raccogliere 180.000 mc (1 mc sono 1.000 litri di acqua) di scorie ad una profondità di circa 2.150 piedi e dopo i primi 5 anni di vita era già pieno per il 20%.
Sul sito internet c'è un interessante video che descrive modi e scopi di un luogo così, e che presenta splendenti e lucidi fusti metallici a perfetta tenuta. Si dichiara che il 96% dei prodotti che arrivano su camion (attraversando quindi l'America in lungo e in largo), sono perfettamente maneggiabili dagli addetti ai lavori. Solo il 4% dei prodotti viene movimentato da remoto, cioè con macchine automatiche, perchè pericoloso.
Il sito è sicuro, si dice, in pieno deserto e lontano da centri cittadini, ma ovviamente nessuno sa cosa potrebbe accadere fra trenta o quarant'anni; non abbiamo uno storico di dati ed un'esperienza tale da escludere con ragionevole margine di dubbio che qualche cosa possa andare storto. 
Si pensi solo al sistema di ventilazione dei locali sotterranei.

Epilogo
Tutto questo per dare un altro piccolo contributo alla discussione sull'Energia Nucleare, e per fornire altri elementi con cui si potrebbe rispondere a coloro che ci vendono questa come la soluzione ai nostri problemi presenti e futuri in fatto di energia.
Come stoccare e smaltire le scorie? ma non solo le barre di uranio dei reattori, ma anche tutti i materiale e prodotti con cui l'uranio viene a contatto prima di essere posato nella vasca piena di acqua pesante del reattore e di cui nessuno parla.
Un'ultima nota più per gli archeologi del futuro che per noi.
L'Uranio-235 ha un tempo di dimezzamento di 704 milioni di anni. Questo è l'intervallo di tempo necessario perchè la metà degli atomi di Uranio-235 contenuti in una data quantità si trasformino spontaneamente nell'isotopo finale stabile (in questo caso Piombo-207).
Cosa significa? significa che le barre di Uranio-235 usate nei reattori nucleari vengono sostituite e scartate come scorie perchè non posseggono più una densità energetica accettabile per l'uso che ne facciamo noi, ma di fatto continuano ad emettere radiazioni ancora per poco meno di 704 milioni di anni.
Giusto per cultura generale.

Saluti

venerdì 6 febbraio 2009

Sorbetto alla frutta

Siamo alla frutta ed allora perchè non farne un bel sorbetto?
Già definire caso la tragedia di una famiglia mi dà da pensare, ma ad ogni modo con il rifiuto di firmare il vergognoso provvedimento dell'ultim'ora del Governo faccista (divieto di sospendere l'alimentazione ad Eluana), direi che il Capo dello Stato ha dato prova, a quanti lo avevano criticato di genuflessione al Governo, di avere ancora un minimo di palle, anche se forse un po' raggrinzite data l'età.
Berlusconi, che non si rende conto di non essere Superman, tuona annunciando che, se il Napolitano continuerà ad ostinarsi a non voler firmare le sue leggi, cambierà la Costituzione per potersi permettere di legiferare in totale autonomia, preannunciando una deriva monarchica dell'Italia.
Sempre per la serie modifiche costituzionali, in merito al Lodo Alfano (approvato alfine dal Governo) Berlusconi ha dichiarato "Pronti a modificare la Costituzione per vietare l'appello quando l'imputato è assolto in primo grado".
A quanto pare le modifiche costituzionali saranno il tormentone del 2009.
Saltando di palo in frasca è passata anche la proposta della Lega che dà la possibilità ai medici, che si sentissero un po' Zorro un po' Giuda, di denunciare gli immigrati clandestini che, feriti e magari malati, si dovessero malauguratamente rivolgere alle strutture sanitarie nazionali in cerca di aiuto. Sconcerto collettivo (qui il link a Medici senza Frontiere) ma Governo irremovibile: Maroni dimostra di averlo più duro di molti altri.
Penso che l'aumento di biomassa inerte per le strade italiane sarà presto in netto aumento.
Per fortuna alcuni, come la Regione Puglia e Medici Senza Frontiere, pare vogliano muoversi verso l'obiezione di coscienza.
Non ne avete abbastanza? sempre la Lega ha proposto (e si è vista approvare) la schedatura dei senza tetto ed il permesso di soggiorno a punti (davvero, purtroppo non sto scherzando).

E mentre il Vaticano esulta definendo il Governo "coraggioso" nei confronti della povera Eluana (beh, facile prendersela con una che non può nemmeno rispondere), la gente comune si chiede quando terminerà tutto questo e quando, finalmente, ci verrà offerto un sorbetto alla frutta avvelenato per non dover più subire questa sequela ininterrotta di porcate... tanto ci impediranno di berlo con un bel Ddl compilato a due mani con Papa Ratzinger.

Saluti  

lunedì 2 febbraio 2009

Il Branco non sciopera

Piove.
A dire il vero non so bene come iniziare questo intervento, mi mancano le parole.
Pochi istanti fa ho letto che l'indiano dato alle fiamme a Nettuno, in provincia di Roma, ha riconosciuto il Branco, il gruppo di ragazzi che lo ha picchiato e poi, sembrerebbe per noia, lo ha cosparso di combustibile e bruciato.
Vedete come ci fregano con le parole? il Branco.
Che cazzo vuol dire "Branco"? no, davvero, questa cosa mi fa andare il sangue alla testa.
Ragazzi, identificati, con nome e cognome, amici e parentele, una vita, un lavoro, una scuola. Questo è "il Branco". Noi usiamo questo eufemismo solamente per mascherare la drammatica realtà dei fatti, e cioè che un gruppo di ragazzi ("insospettabili, bravissimi ragazzi", diranno gli intervistati, come sempre), privo di qualche cosa di meglio da fare, alle quattro del mattino ha ben pensato di bruciare un immigrato (che, giusto per la cronaca, ha il 60% di possibilità di non farcela).
Questi giovani non sapevano cosa fare? che ne dite, allora, di mandarli a lavorare in fabbrica o, meglio, in cantiere? magari a vendere rose ai tavolini dei ristoranti, di modo che, dall'altra parte della barricata, possano rendersi conto di che cosa vuol dire non avere i soldi nemmeno per un paio di guanti o doversi sorbire battutine e mezzi sorrisetti arroganti.
Che ne dite? lo proponiamo a Berlusconi ed al Governo che, nel frattempo, ci assicurano "un soldato per ogni bella ragazza"? dov'è in questo caso la propaganda sulla sicurezza con cui il centro destra ha vinto le elezioni e si è speso negli ultimi giorni? e dov'è la sinistra? beh, ve lo dico io che fine hanno fatto i proclami (quanto alla sinistra non lo so davvero): i proclami non vanno più di moda perchè in campagna elettorale erano levate di scudi contro gli extra comunitari, ma non si era previsto nulla contro la violenza xenofoba targata Italia.
Ecco perchè, mentre la settimana scorsa, in occasione della poveretta violentata da un gruppo di rumeni, c'era stato quasi il linciaggio, oggi nessuno si è mosso per "vendicare" il 35enne indiano e darle di santa ragione al "Branco". Forse l'India deciderà di non giocare la prossima amichevole di calcio con l'Italia, che ne dite? eppure Maroni ha ancora il coraggio di gridare "Cattivi con clandestini": ecco perchè il Branco ha agito così, su espresso invito del Ministro leghista, ora è tutto molto più chiaro.
Nel frattempo il Partito Radicale ha subito diverse minacce dopo che alcuni suoi esponenti sono andati a fare visita al campo profughi di Guidonia. Una visita controversa? può darsi, ma signori miei si tratta di mostrare cultura, e se ci fosse certezza della pena per tutti, non solo per gli stupratori immigrati, ma anche per quelli che stuprano lentamente le nostre libertà tutti i giorni, allora forse la gente avrebbe più voglia di civiltà e buon senso.
Certo, la carta contro gli ultimi è fin troppo facile, ce lo insegna la storia.

Per altro un mormorare da parte del Governo in effetti è arrivato: da parte della Lega, per la precisione, che ha proposto che i medici in ospedale denuncino gli immigrati illegali ai quali, secondo il Giuramento di Ippocrate, dovrebbero salvare la vita. Medici Senza Frontiere ha indetto una manifestazione di protesta con, pare, alcune adesioni del PD (cara grazia).
E ci stupiamo se in Inghilterra aumenta la protesta contro di noi ed i nostri scioperi? Gli inglesi (che, per inciso, hanno una grandissima tradizione di lotte sindacali), non si preoccupano nemmeno di conoscere le ragioni delle nostre manifestazioni, per due semplici motivi:
1) Tutti gli scioperi indetti nel Sud Italia sono orchestrati dalla Mafia (lo so che non è vero, per lo meno in parte, ma che percezione volete che abbiano all'Estero con Berlusconi come Premier?!?);
2) Agli inglesi, qui in Italia, se va bene diamo fuoco;

Davvero, sono triste, perchè ogni giorno di più questo nostro Paese, che i nostri nonni hanno difeso con il sangue, viene calpestato e deriso da persone che hanno a cuore solo il potere, la poltrona e poco altro.
Qui si tratta di razzismo allo stato puro, e nemmeno una vocina dall'area governativa a chiedere scusa all'India e a quel poveretto che ora se ne sta steso su di un letto d'ospedale con il 40% del corpo ustionato.
Però siamo disposti a boicottare l'amichevole Italia-Brasile.
La verità è che, qui da noi, la giustizia è a senso unico.
E non parlo solo dei grandi processi, di quelli che fanno audience o coinvolgono grandi personalità; parlo soprattutto di un senso di giustizia civica, di etica, che si sta smarrendo.
Saluti