Sito denuclearizzato

venerdì 30 gennaio 2009

Lontano dagli occhi, lontano dalla mente: le zone morte degli oceani

Sto leggendo un libro, come spesso accade. Questa volta si tratta di "Il Mondo senza di noi" di Alan Weisman: ve lo consiglio (qui il sito ufficiale).
Leggendo verso pagina 144 mi imbatto in una storia allucinante che ruota attorno ad un nome: Vortice Subtropicale del Nord Pacifico (North Pacific Gyre).
Il North Pacific Gyre è una corrente a vortice circolare, che copre una superficie di quasi 34 milioni di kmq e che, a spire lente, tende verso una depressione centrale.
Detta così, per quanto sorprendente, questa notizia potrebbe non dire molto.
Ecco allora il secondo ingrediente alla storia: la plastica.
Forse alcuni di voi avranno già capito dove voglio arrivare, ma procedo con il ragionamento.
La plastica, nella maggior parte delle forse in cui la conosciamo (cioè contenitori di diverse forme e colori, e sacchetti), nasce come monomero cioè, detta in maniera un po' grezza, una parte elementare (o anche molecola elementare), che ha la proprietà di potersi comporre in maniera sequenziale con altre molecole identiche. A seguito di processi e lavorazioni per lo più termo-chimici, i monomeri di base vengono rielaborati e combinati fino ad ottenere le catene di polimeri (cioè costituite da più monomeri). Da qui nascono e si ottengono i cosiddetti chips (o nurdles), cilindretti di qualche millimetro di lunghezza e forse uno o due millimetri di diametro, di diversi colori, che vengono fusi e mischiati (talvolta anche con altri prodotti chimici), e quindi stampati o soffiati, per ottenere la moltitudine di oggetti ed oggettini che ben conosciamo.
La plastica è un composto estremamente stabile, quasi mai tossico (negli usi quotidiani comuni), e relativamente inodore. Non biodegrada ma fotodegrada. Questo significa che non esistono batteri in natura in grado di sintetizzarla (e quindi biodegradarla), ma perde qualità e proprietà (per esempio alcune plastiche infragiliscono notevolmente), per effetto di raggi ultravioletti (e quindi, si dice, fotodegrada).
Questa è una piccola introduzione sulle materie plastiche per arrivare al punto.
Ogni giorno, noi esseri umani, buttiamo migliaia di tonnellate di plastica in giro per il mondo, in maniera volontaria o involontaria.
Una moltitudine di oggetti di plastica viene, fra le altre cose, portato in giro dal vento, scaricato nelle fogne, cade nei fiumi e nei mari, si disperde nell'ambiente.
Ed ecco il collegamento con il North Pacific Gyre.
Molta plastica (per lo più sacchetti, tappi, contenitori), arriva al mare e, galleggiando, se ne va in giro per il mondo, talvolta arenandosi su qualche spiaggia (penso che tutti abbiamo avuto esperienza diretta di sporcizia sulle spiagge, magari qualche pezzo di polistirolo), talvolta incappando in qualche zona morta o vortice restandone intrappolata.
Ed ecco il punto.
Fin dagli anni '90 uomini come il capitano Charles Moore hanno iniziato percorsi di ricerca e monitoraggio di zone come il North Pacific Gyre, dove attualmente i detriti plastici coprono una superficie circa 4 milioni di kmq (quasi due volte il Texas) per una profondità complessiva di 30 metri.
Due cose da sottolineare.
La prima è che, nel fotodegradarsi, anche per effetto delle onde la plastica tende a sbriciolarsi. Ecco il perchè dei detriti più piccoli a profondità maggiori, con buona pace dei pesci e degli altri esseri viventi del mare che, per errori di valutazioni, hanno la malsana abitudine di ingoiare questi pezzetti trasparenti o colorati, finendo per morire di indigestione.
La seconda è che, in effetti, non dovremmo sentirci colpevoli più di tanto per questo schifo.
Perchè? per il fatto che, se "... nel 1975 la U.S. National Academy of Sciences aveva valutato che nel loro complesso le imbarcazioni oceaniche scaricavano nell'acqua ogni anno 5 milioni di chili di plastica ...", studi più recenti rivelavano che "... la sola flotta mercantile mondiale si sbarazzava allegramente di 639.000 contenitori di plastica ogni giorno ..." (cito direttamente da "Il Mondo senza di noi", Alan Weisman).

In internet, se avete la curiosità di approfondire, trovate un sacco di materiale.
Persino La Repubblica ne parla sporadicamente ed uno dei suoi ultimi articoli (per quel che ho visto anche l'unico), è apparso nell'Ottobre del 2007, nonostante, come detto, sia almeno dal 1997 che si sanno certe cose.
Perchè proprio il 1997? perchè nel 1997 il capitano Charles Moore, salpato da Honolulu, puntò direttamente verso il North Pacific Gyre e per una settimana intera navigò attraverso un mondo di plastica multiforme e multicolore nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico.
Niente male, no?!?

Questo il mio piccolo contributo alla cultura di massa che, ahimè, non ha modo di scoprire certe cose da giornali e/o televisione. Io stesso, prima di leggere il libro e di documentarmi in rete (scoprendo che la cosa è molto più spaventosa di quanto appaia nel libro, e che i cosiddetti Trash Vortex sono in effetti almeno due, uno al largo delle coste americane, ed uno al largo di quelle giapponesi), non sapevo nulla.

Saluti

giovedì 29 gennaio 2009

Il Mondo cambia, l'Italia resta a guardare

Oggi me ne torno a casa, dopo il lavoro.
Non ho allenamento, l'unica sera alla settimana in cui posso godermi il mio monolocale sul Lago Maggiore.
Domani arriva mia moglie, quindi mi rimbocco le maniche e faccio le pulizie, da cima a fondo.
Dopo una giornata di lavoro, ed una mezzoretta di aspirapolvere, detersivo per pavimenti e olio di gomito, mi metto al mio bravo portatile per vedere un po' che succede nel mondo.
Leggo e constato, ahimè con rammarico, che mentre il Mondo cambia e tenta di trovare una via di uscita dalla crisi, non solo economica ma anche mentale, l'Italia resta a guardare, chiusa in settarismi e isterie di massa.

Negli Stati Uniti viene eletto il primo Presidente nero (ricordo, definito "abbronzato" da Berlusconi), che inizia a svolgere il suo ruolo con una serie di bordate in netto taglio con la passata amministrazione. Non solo blocco dei processi a Guantanamo e promessa di chiusura della prigione entro l'anno, non solo spinte economiche per limitare le emissioni di gas serra (su pressante richiesta della California), non solo uno stanziamento di quasi 900 miliardi di dollari (qui l'articolo), che non ha pari nella storia americana per entità della somma e rapidità di approvazione ma, non pago, firma proprio oggi la "Legge Lilly" per l'equità dei salari fra uomini e donne.
Sfoglio (si fa per dire, visto che sono in rete), ancora i giornali e trovo questa notizia: l'Islanda, per uscire dalla crisi, decide di credere nel cambiamento, uno di quelli epocali, e designa per l'incarico di Premier Johanna Sigurdardottir quale prossimo premier. "... Strapperà due primati in uno", si legge, "la prima donna a capo dell'esecutivo in Islanda, la prima donna lesbica premier al mondo ...". Credo sia inappropriato definirli "primati" perchè mi pare si tratti semplicemente di una fatto normale e naturale: se una persona è in gamba e meritevole, allora è giusto che ricopra un determinato ruolo, indipendentemente dalle sue propensioni sessuali, dal colore della sua pelle, ecc, ecc, ecc.
Un'altra notizia, forse meno fiabesca ma certamente positiva perchè dimostra che c'è ancora un popolo disposto a lottare: quello francese. Sciopero generale, oltre duecento manifestazioni per protestare contro le politiche sociali di Sarkozy.

Passo quindi in Italia, per vedere che succede da noi.
Ancora uno scandalo per le affermazioni del prete Lefebvriano Don Abrahamowicz che sostiene "... Io so che le camere a gas - ha detto il sacerdote - sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dirle se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione. So che, accanto a una versione ufficiale, esiste un'altra versione basata sulle osservazioni dei primi tecnici alleati che sono entrati nei campi ...", in un articolo comparso sulla Tribuna di Treviso. Il prete in questione è vicino alla Lega Nord, e partecipa spesso agli incontri del gruppo Padania Cristiana di Borghezio.
Giro pagina, perchè 'sta notizia proprio non la digerisco.
Trovo di nuovo Cesare Battisti ed il battibecco Italo-Brasiliano. Qual'è la vera novità della faccenda? La Russa e Meloni (due ministri del Governo italiano, profumatamente pagati da noi), non trovano altra soluzione all'empasse diplomatica che auspicare che la partita di calcio Italia-Brasile venga annullata. Non che me ne freghi un cazzo del calcio, ma cosa c'entra la partita con una questione politica? proporrei a La Russa di espellere tutti i giocatori brasiliani che rendono miliardario il calcio italiano... che ne dice Ministro? potrebbe essere una soluzione, coerente con il suo malsano ed insensato auspicio.
Nemmeno questa notizia mi appassiona.
Che altro? ah, ecco, trovo l'ennesimo articolo sui cavilli del Lodo Alfano... nuove strette sui PM... taglio dei budget alle Procure... nuove difficoltà sulle intercettazioni... in particolare nuovi otto freschissimi emendamenti del Governo (non capisco, prima si fanno la Legge e poi se la tagliano da soli?!?), per escludere dai reati intercettabili cose come Insider Trading, Aggiotaggio e Manipolazione del Mercato: e con questo abbiamo praticamente escluso ogni reato finanziario, ottimo!!!
Vi prego, andate a vedere su Wikipedia, nel caso come non lo sapeste, cosa sono questo reati e cosa potrebbe comportare l'impossibilità di intercetarre i sospettati di tali reati.
Unica nota positiva, bisogna dirlo, l'approvazione della nuova legge contro lo stalkin', con inasprimento della pena per i molestatori.
Beh, questa è l'Italia.
Come detto, mentre il Mondo cambia, noi stiamo a guardare.
O no?!?

Saluti

mercoledì 28 gennaio 2009

Di Pietro al Vetriolo

Fra un post fanta-ecologista ed una serrata critica al Governo Berlusconi, mi permetto di dire la mia, in un coro di molti, sul caso Di Pietro scoppiato oggi.
Tutti sanno cosa è accaduto, ma rinfrescherò la memoria.
Oggi si è tenuta a Roma una manifestazione di Italia dei Valori, contro la riforma della Giustizia firmata Alfano (Berlusconi), che è stata teatro del "duro" attacco di Di Pietro al Capo dello Stato Napolitano.
Cito testulamente: "... Lei (Napolitano, ndr) dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi. Noi la rispettiamo ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate? ... Il silenzio è mafioso, e per questo non voglio rimanere in silenzio ... Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo...".
Questo il passaggio incriminato, che ha sollevato il solito vespaio, da destra a sinistra. Tutti a correre in soccorso del Capo dello Stato. Tutti a fare barricata attorno a Di Pietro che, diciamocelo pure, talvolta viene usato un po' come il capro espiatore del centro-sinistra.
Allora: io penso questo e ve lo dico chiaramente.
Napolitano era un compagno, iscritto al PCI, ex-partigiano. Ammetto che, talvolta, sembri essersi dimenticato delle sue radici, ma ora non è più uomo di partito, anche perchè il PCI non esiste più, il PDS men che meno, i DS sono cosa morta. Napolitano ora è Presidente della Repubblica Italiana e quindi, com'è giusto che sia, svolge il suo ruolo super partes, esattamente come hanno fatto prima di lui Ciampi, Scalfaro e (quasi) tutti gli altri.
Il ruolo che Napolitano ricopre non gli consente di non firmare una legge solo perchè non gli piace. Può rimandare al Parlamento una legge solo nel caso in cui questa abbia comprovate caratteristiche di incostituzionalità.
Il Lodo Alfano può non piacere... anzi, non piace, è una merda, ve lo dico spassionatamente, ma forse è stato così sottilmente confezionato da non risultare incostituzionale.
Esempi di leggi volute da Berlusconi e rispedite al mittente ce ne sono, e più d'uno, ma forse questo (ahimè) non è il caso.
Quindi penso sia inutile attaccare Napolitano perchè ha firmato (o sia intenzionato/obbligato a farlo) il Lodo Alfano, così come penso sia del tutto pretestuoso attaccare Di Pietro perchè ha detto che "il silenzio è mafioso", non che "Napolitano è mafioso".
Come al solito, in Italia si fa fatica a scindere il dovere dal piacere, ma cerchiamo di farlo.
Spero con tutto il cuore che qualcuno più informato di me,mi riprenda pubblicamente dicendomi che il Capo dello Stato può, in effetti, rifiutarsi di firmare una legge che non gli piace, ma temo non sia vero.
Siccome, in conclusione, viviamo in una Repubblica Parlamentare e non Presidenziale (come vorrebbe Berlusconi), i ruoli devono essere ben chiari a tutti. Il Parlamento legifera e non il Capo dello Stato. Lui ha solo il compito di ratificare o rispedire al mittente se la legge risulta incostituzionale.
Attenzione a scaricare le nosre frustrazioni personali su figure, passatemi il termine, innocenti. Il problema, nel nostro Paese, non è il Capo dello Stato ma l'ignoranza e l'indifferenza della gente.
Saluti

lunedì 26 gennaio 2009

Pasticcini al Fosforo Bianco

Innanzitutto, vorrei fare una piccola errata corrige al mio ultimo intervento "Fra Birre e camere a gas".
Qui ho infatti scritto che Obama ha permesso agli americani di ricominciare a sovvenzionare, con parte delle tasse, le cliniche statali che, in determinati casi, praticano aborti.
Ecco, questo non è del tutto corretto. In effetti la notizia è esatta fino a metà, ma l'oggetto delle sovvenzioni non sono cliniche statali ma ONG che operano nel Terzo Mondo e che hanno, fra le loro politiche d'intervento, anche l'interruzione di gravidanza, visti i moltissimi casi di AIDS e malattie endemiche.
Penso che l'indignazione del Vaticano sia, con questa precisazione, ancor più speculativa e grottesca.

Detto questo, ieri mi sono comprato come ogni domenica l'Unità e ci ho trovato un articolo molto interessante, relativamente alle accuse mosse da Amnesty International a Israele reo, secondo l'associazione internazionle per la salvaguardia dei diritti, di aver usato bombe al fosforo bianco su alcuni obiettivi palestinesi, coinvolgendo indiscriminatamente un gran numero di civili.
Ricordo, per chi non lo sapesse, che "Il fosforo bianco è un agente chimico che viene utilizzato negli ordigni definiti incendiari, come il napalm. È stato usato anche in Vietnam dagli Stati Uniti e da Saddam Hussein, negli anni '80, durante la guerra contro i Kurdi. Il suo uso è ammesso solo nei traccianti, fumogeni o negli inneschi delle bombe per la sua facilita' di combustione. Se però vi si ricorre in virtù della sua tossicità per colpire direttamente gli uomini o animali, allora va considerata come un'arma chimica. È un elemento che brucia quando viene in contatto con l' ossigeno e consuma le molecole che lo contengono. Per questo è in grado di sciogliere le parti del corpo con cui viene in contatto, le più esposte sono le mucose. Il fosoforo bianco è stato vietato fin dal 1906 nella composizione dei fiammiferi e sostituito dal fosforo rosso, perché elemento altamente tossico e velenoso, anche se solamente inalato o ingerito. Viene usato anche nei veleni per topi per provocare emorragie interne". (cito direttamente da qui dove trovate anche delle interessantissime informazioni sull'uso che ne è stato fatto, per esempio, in Vietnam o da Saddam Hussein).
Qui torvate un paio di altri interessanti articoli sulla questione.

Vorrei solo ricordare, per gli smemorati o per quelli che non lo sapessero, che gli ultimi ad utilizzare Fosforo Bianco (o che per lo meno sono stati scoperti ad utilizzarlo), sono stati gli americani nella famosa Battaglia di Fallujah, con ammissione ufficiale di Bush nel Novembre del 2004 dopo la scoperta di RaiNews24.
Qui trovate direttamente l'inchiesta di RaiNews24 con immangini inquietanti.

Chi produce o, per lo meno si è inventato il Fosforo Bianco? ecco, secondo quando dicono un paio di marines durante un raid in Vietnam (lo trovate sempre qui), "...
Siamo certamente soddisfatti degli ingegneri di Dow. Il loro prodotto originario non era così cocente: se i musi gialli fossero stati veloci, l'avrebbero potuto grattar via. Così i ragazzi hanno cominciato ad aggiungere polistirene: ora si attacca come la merda alle suole. Ma poi se i musi gialli lo mettevano sotto l'acqua, smetteva di bruciare, così loro hanno cominciato ad aggiungerci Willie Peter (fosforo bianco), così da farlo bruciare meglio. Ora brucerà anche se messo sotto l'acqua. E basta una goccia, comincerà a bruciare giù fino alle ossa, così muoiono da avvelenamento da fosforo ...". Si tratterebbe quindi della Dow Chemicals Company, una società americana di prodotti chimici (dai pesticiti a prodotti usati in processi tecnologici, da insetticidi a elementi costituenti alcuni prodotti di bellezza).
Sono andato sul loro sito (qui) per vedere che faccia avessero 'sti bastardi, ma ho trovato solo personcine sorridenti, un'interna pagina dedicata al percorso etico della società, e grandi slogan dedicati a quanto la Dow si prodighi per aiutare il prossimo.
Non sono ancora riuscito a trovare qualche informazione su altre società appartenenti al Gruppo Dow (perchè sicuramente ci saranno), ma non appena salteranno fuori ve le segnalerò.

Che altro dire? Solamente un appello, che cadrà nel vuoto visto che questo è un piccolo blog, ai politici italiani perchè parlino di queste stragi, perchè facciano sapere, loro che hanno potere mediatico, cosa succede in certi angoli del mondo, come alcuni eserciti tentano di risolvere certe questioni, ma soprattutto come alcune società "etiche" facciano soldi a palate sulla pelle della gente.
E proprio perchè domani è la Giornata della Memoria, ricordiamo tutte le stragi, ricordiamo cosa può voler dire morire sotto le bombe, ricordiamo cosa può voler dire perdere tutto, in un attimo.
Non penso sia retorica parlare così, credo si tratti solamente di senso civico e morale, che fin troppe persone hanno smarrito.
Saluti

domenica 25 gennaio 2009

Fra Birre e camere a Gas

Ecco che la settimana termina, e come sempre uno si ferma e pensare agli accadimenti principali che hanno caratterizzato i sette giorni trascorsi.
Molti tristi eventi, di questo nostro Paese appena avviato nel decimo anno del terzo millennio, li ho già descritti nel precedente intervento.
Ora ce ne sono alcuni altri di cui mi preme parlare e sui quali credo sia importante portare l'accento per non farseli sfuggire.

Il primo è legato, come al solito, ad una squallida battuta del nostro Premier Berlusconi, in riferimento a quanto accaduto ieri a Lampedusa.
Più di un migliaio di extracomunitari incazzati ha manifestato in corteo fino al centro del Paese, in segno di protesta per le condizioni di vita all'interno del Centro di Prima Accoglienza dell'isola, dimensionato per contenere 700-800 persone, e non le quasi 2.000 attuali. Inoltre gli extracomunitari, in uno slancio di solidarietà che, di tanto in tanto, caratterizza ancora questo nostro Paese, hanno riscosso l'appoggio dei residenti a Lampedusa, che addirittura hanno manifestano con loro, fianco a fianco. Ebbene, questa gente? semplicemente una combriccola di amici (1.300!!!) che se n'è andata al bar a bersi una birra, minimizza Berlusconi. Innanzitutto il Premier dovrebbe chiarire con quali soldi gli immigrati si sarebbero potuti pagare la birretta. In secondo luogo, più importante, spiegare anche come sia possibile che gli "ospiti" del CPA se ne siano usciti "come al solito" (dichiara Berlusconi). Mi risulta infatti che i CPA siano presidiati, e che la gente non possa andarsene avanti ed indietro a piacimento.
Ad ogni modo il Premier ci rassicura, confidandoci che c'è in programma di decuplicare le forze armate nelle nostre città. Tutto a posto, allora.

In parallelo a questa accozzaglia di qualunquismo cui il Governo ci ha ormai abituati, ecco che i lefebvriani ritornano agli onori delle cronache, dopo che Papa Ratzinger ha ben pensato di riammettere i quattro preti scomunicati (1988) nel caldo abbraccio del Vaticano. Forse qualcuno dovrebbe ricordare a Benedetto XVI che i lefebvriani sono dei negazionisti, e da anni dichiarano che l'Olocausto non è mai avvenuto e che le camere a gas non sono mai state utilizzate.
Non appagata, la Santa Sede ha attaccato il neo-Presidente americano Obama, colpevole di aver giustamente deciso di permettere nuovamente ai cittadini americani di spendere parte delle loro tasse a favore delle cliniche statali dove, fra le altre cose, si praticano anche aborti in determinati casi eccezionali, un po' come in Italia. Ovviamente i Mercanti di Anime non possono permettersi di venire incontro alle esigenze "terrene" di una madre che rischia la vita o di un nascituro che dovrà portarsi dietro pesanti tare genetiche. Queste cose, agli Ultras della Vita non interessano.

In ultima, la solita triste sceneggiata della Sinistra italiana, che navigando in ottime acque sia in Parlamento che sul territorio nazionale, si prende il lusso di fare autocritica e sancire una nuova scissione, con conseguente nascita dell'ennesimo partitino. Rifondazione per la Sinistra, si chiama il nuovo movimento politico di Niki Vendola, nato direttamente da Rifondazione a Chianciano proprio ieri. Aumenta la galassia di Sinistre Italiane, ma nel frattempo qualcuno dovrebbe ricordare a questi signori che Berlusconi è ben saldo al potere, che il PD sta facendo comunella (non tutto, per fortuna), e che non si sono molti segnali di ripresa.

Saluti

mercoledì 21 gennaio 2009

C'è chi urla e chi parla... ma c'è anche chi tace

Dopo la Breve Solitaria Digressione di ieri, si torna oggi alla dura e cruda realtà, fatta di esponenti di Governo che urlano, che imprecano, che tacciono e che si scusano. Ed in più una piccola chicca.

Il Ministro Sacconi, in botta e risposta con la Presidente della Regione Piemonte Bresso, ed appoggiato dal Vice Ministro alla Saluta Eugenia Roccella (ma chi diavolo è questa qui?!?), dichiara che lui non vieta niente a nessuno, applica solo, nell'ambito del Caso di Eluana Englaro, le Leggi e le Carte dell'ONU (!?!), che a quanto pare prevalgono sulla decisione della Cassazione di uno Stato Sovrano.
Ribadisco lo squallore di questa polemica, non tanto per i temi toccati, che richiamano il diritto e la libertà, quanto perchè, almeno davanti alla morte, si dovrebbe tacere ed accettare la volontà del singolo, anche se ineluttabile e non condivisa. Ogni intervento è quindi fuori luogo... di conseguenza anche il mio, quindi chiudo.

Da chi urla a chi impreca, nella fattispecie il Ministro La Russa assieme a Cicchitto. Oramai i due, anche al telegiornale della sera, vengono sempre intervistati in coppia, prima uno e dopo l'altro, si sospetta condividano tutto... ma proprio tutto. Ad ogni modo, i due urlano a gran voce per l'intervento della Questura nei confronti dello studente che, durante la manfestazione di protesta degli universitari contro Fini a Roma, avrebbe gridato "FASCISTA" al Presidente della Camera dei Deputati. Non ci vedo nulla di strano, anzi, mi pare che la reazione di La Russa e Cicchitto avvalori la tesi: far tacere un dissidente mi pare proprio un comportamento FASCISTA. Questa parte la inserisco ora, non era prevista, ma alla radio ho appena sentito che qualcun'altro sta urlando: si tratta del Ministro Maroni che, con nota scritta alle varie questure italiane, vieta le manifestazioni di qualsiasi natura davanti ai luoghi di culto. Il tutto per recuperare i cattolici confini del Duomo di Milano, dopo la preghiera di qualche giorno fa di un gruppo di impavidi musulmani che hanno osato sfidare l'orgoglio catto-padano.

In mezzo a tutto questo tranbusto, c'è però anche chi tace, chi fa del silenzio la regola d'oro, forse tentando di godere un attimo di quiete, magari per cogliere un suono, un fruscio fuori dal normale, un borbottìo del mondo che ci circonda. Purtroppo, il momento per questa immersione bucolica è quanto mai inappropriato, ed il silenzio, a dire il vero, dell'intero Governo Italiano e del suo Presidente Berlusconi arriva proprio a cavallo della proclamazione del quarantaquattresimo Presidente degli Stati Uniti. Nessun esponente di Governo ha avuto nulla da dire alla carta stampata? che ne so, una frase o un ragionamento che potrebbe venire tramandato ai posteri? una battuta, per lo meno, in fin dei conti stiamo parlando de "L'Abbronzato"... niente? certo tutti i giornali, di regime e non, parlano della proclamazione, ci mancherebbe, ma un'intevista ad un Ministro o, addirittura, al Premier? Dico la verità, non ho la televisione, quindi non so se Berlusconi, Brunetta, La Russa & Co, magari abbiano partecipato ad una trasmissione non-stop con la proclamazione in diretta, giusto per commentare a caldo gli eventi... qualcuno me lo può confermare? è successa una cosa simile? perchè altrimenti ci troveremmo davanti ad uno dei silenzi più imbarazzanti della storia italiana.

In ultima, bisogna ammetterlo, c'è però anche chi si scusa.
Nella fattispecie sto parlando di Tremonti, super Ministro per l'Economia che, presentato il disegno di legge sul federalismo fiscale e chiesta l'approvazione del Senato, all'incalzante domanda dell'Opposizione di giustificare con qualche numerino la manovra, di dichiarare cosa per lo meno si aspetti con l'applicazione del disegno di legge, si è giustificando dicendo che, essendo i calcoli troppo complicati, in buona sostanza non aveva preparato alcuna proiezione. Arriveranno, assicura, ma per ora chiede l'approvazione in bianco del suo disegno di legge e poi penserà a come giustificare le cose.
Bisgona capirlo, poveretto, non accusarlo o denigrarlo, perchè la materia è ostica e complicata. Insomma, non è da tutti calcolare un sistema complesso. "... olistico come il corpo umano ...", ha sostenuto il Mnistro filosofeggiando e, sostanzialmente, prendendo tempo. Un po' come ad un esame al quale ci viene fatta una domanda alla quale non sappiamo rispondere e ci arrampichiamo sugli specchi. L'unica differenza è che, all'Università, ad un esame così avrebbero bocciato chiunque, dato che l'argomento era unico, si trattava di preparare una tesina (quante ne abbiamo fatte noi?!?) e discuterla... il Ministro Tremonti, invece, è ancora saldamente al suo posto.

Chiudo, concedetemelo, con un articolo che mi fa quasi tenerezza.
Insomma, da qualche giorno faccio di tanto in tanto un giretto sul Il Giornale e Il Foglio (anche grazie all'amico Prefe che mi ha incuriosito con i suoi interventi), giusto per vedere che cosa scrivono da quelle parti, ed oggi ho trovato l'articoletto che trovate qui.
La parte ineterssante del trafiletto è questa, ve la riporto integralmente tanto è corta: "... La prima mossa economica di Obama è un po' retorica, sotto certi punti di vista, ma di sicuro effetto: il presidente degli Stati Uniti ha deciso di "congelare" gli stipendi dei dipendenti della Casa Bianca che percepiscono più di 100.000 dollari all’anno, indipendentemente dal settore in cui lavorano ... ".
Ecco, vedete, un intervento di questo tipo fa quasi tenerezza, ed infatti Il Giornale non inserisce nemmeno la mente pensate (The Brain, potrei dire), che ha prodotto un articolo di questo calibro. Come si può dire che l'intervento di Obama è retorico? certo, avrebbe potuto congelare gli stipendi di tutti i dipendenti della Casa Bianca, ma magari in Italia facessero qualche cosa di simile, magari. Allora sì, forse, che la gente ricomincerebbe a fidarsi della politica.
Saluti

martedì 20 gennaio 2009

Breve Solitaria Digressione: Bluna

Oggi vorrei prendermi una pausa dal tran-tran della Guerra nella striscia di Gaza, delle bufale del Governo e dell'insediamento di Obama (cui, nel mio piccolo, auguro tutto il meglio).
Oggi vorrei raccontare una storia, breve ma che per me ha un particolare significato, scritta il 12 Gennaio 1998, più di undici anni fa.

Il muro bianco di fronte a lui tradiva le sue emozioni, con piccole e sottili ombre, che si allungavano sulla sua superficie rugosa ed irregolare.
Il gradino su cui sedeva era freddo e liscio. Era il gradino più alto della grande scalinata che lo aveva condotto fin lì, luogo solitario di riflessione, cui si giungeva salendo tanti gradini quanti erano gli istanti impiegati a percorrerli, cui si giungeva solo alla velocità del sogni, o dell'incubo se preferite, cui si accedeva attraverso porte aperte da un sospiro.
La ringhiera nera dava un senso di prospettiva perduta nel tempo, con i suoi sostegni verticali oramai coperti di polvere e ragnatele, mosse solo dal suo respiro, vive solo per il suo sguardo, ansimanti solo per il suo cuore. Era seduto sul gradino più alto, freddo e liscio di marmorea fattura, ed era avvolto dalla luce della Luna, una luce riflessa, una luce non sua, bagliore riciclato e sfoggiato solo nella notte, quando il grande padre Sole dorme, ma subito ritirato con umiltà quando l'astro di fuoco risorge; eppure, luce riflessa, dava a tutto un'aura magica, dava a tutto il colore del sogno, la sfumatura del pensiero e sottolineava la sua solitudine, accarezzandola, sfiorandola, giocando con essa quasi come con un'amica.
Lui era lì, sedto sul gradino più alto, appoggiato al muro che quasi lo avvolgeva in una nicchia, ed era immerso nel più totale silenzio; in quel luogo, chissà dove, il silenzio è padrone, ben più del Sole, poichè quel luogo è troppo vicino al cuore degli uomini perchè vi possano arrivare le loro voci, poichè quel luogo è talmente vicino ai loro sospiri, che non se ne rendono nemmeno conto, non si accorgono di quanto facile sia raggiungerlo e non sanno, forse, nemmeno che esista.
Per lui però era diverso, tutto questo non aveva più importanza, lui era lì, seduto sul gradino più alto, liscio e freddo tassello del suo cuore; lui era lì, e stava imparando a conoscersi, stava imparando a capirsi, stava imparando a comprendere ed a vivere.

(Da "Diario del Giocoliere dell'Aria")

domenica 18 gennaio 2009

Crisi Esistenziale #1

Una notizia a mio parere positiva, nel contesto triste e svilente della guerra israelo-palestinese, della demagogica zuffa fra i filo palestinesi ed il filo israeliani, fra chi sgangi meno bombe o abbia più ragioni d'esistere; nello squallido contesto di una baruffa televisiva o di un'altra legge confermata e fatta digerire a forza, a colpi di maggioranza. In tutto questo, arriva l'iscrizione del Ministro Sacconi nel registro degli indagati della procura di Roma, per violenza privata aggravata verso la Casa di Cura Città di Udine. Un altro capitolo nell'infinita storia di Eluana Englaro. 
Non solo.
Più in generale, un altro capitolo nell'infinita storia italiana, degli ultimi anni, in cui il rispetto per il cittadino da parte delle istituzioni, la sua possibilità all'autodeterminazione, è stato quotidianamente svilito. Un "solito" esempio di come l'autorità possa intervenire ufficialmente con una "nota", con un commento etico-morale all'apparenza legittimo e sensato, teso però a mascherare una minaccia ben più profonda: da un lato, come detto, l'attentato alla libertà del singolo, dall'altro l'ingerenza di campi e discipline tradizionalmente estranei alla politica, o anche solo all'intervento di un Ministro. 
Come smuovere le coscienze, allora, sensibilizzando e tenendo viva l'attenzione su temi come questo? sul ruolo che la politica dovrebbe svolgere, e che viene fin troppo spesso confuso con quello che vorrebbe svolgere? come creare un'educazione civica, per cui di fronte a certi eventi, invece di accettare pedissequamente quel che accade e che (non sempre) riportano i giornali, ci si ponga quesiti del tipo "ma è corretto che il Ministro della Giustizia giudichi e stigmatizzi le decisioni della magistratura, intervenendo addirittura per modificare a forza tali decisioni?", oppure "è legittimo che il Ministro del Welfare minacci in maniera implicita (ma non troppo) una clinica e dei medici che, in piena libertà professionale, avevano preso una decisione riconosciuta addirittura dalla Legge?". 
Insomma, c'è da chiarire un confine fra il giudizio o il commento, che sono legittimi ed addirittura auspicabili in un dibattito sano e maturo, e l'ingerenza (leggi minaccia più o meno velata) che emerge ormai quasi regolarmente dalle affermazioni del Potere Costituito.
Se non va bene, se non è coerente con la linea dettata, allora è da censurare, da nascondere, da denigrare agli occhi dell'opinione pubblica, da svuotare di ogni senso umano.
Per fortuna però, a volte queste azioni di forza da parte di chi si impossessa delle istituzioni vengono punite con forza, da coloro che ancora credono ad un ruolo leale dello Stato. Un ruolo di giudice rispettoso e super partes, che detti le regole del gioco, uguali per tutti, e lasci poi ai singoli professionisti la possibilità di decidere, giudicare ed operare nell'ambito di tali regole.
Ecco perchè trovo fondamentale quanto accaduto ai danni del Ministro Sacconi, perchè eventi come l'iscrizione di un Ministro nel registro degli indagati sono importanti precedenti, che possono dare forza ad azioni più diffuse e continuative in difesa di quella che, all'inizio di questo commento, ho indicato come "capacità all'autodeterminazione del singolo". Sono eventi che permettono al cittadino di identificarsi in un'idea sana di Stato, che punisca i colpevoli, indipendentemente dal ceto di appartenenza. Sono eventi che incitano a gran voce alla legalità.
Saluti

giovedì 15 gennaio 2009

L'Italia dei Balocchi

E mentre la crisi economico-finanziaria lascia a casa decine di migliaia di onesti operai, ma si potrebbe dire di lavoratori in genere, un paio di eventi, forse passati un po' in sordina, rallegrano il gossip tardo invernale.

Il primo è che Daniela Martani, pasionaria hostess di lunghe notti di protesta sul caso Alitalia assieme ai suoi colleghi, parteciperà al Grande Fratello nona edizione (dico nona!!!! ma chi cazzo continua a guardalo? scusate se non sono proprio diplomatico, ma siamo proprio un popolo malato...). Tuttavia gli organizzatori del GF9 assicurano che sarà un'edizione "verde" (il fra virgolette lo mettono proprio loro, non si capisce se sia quindi una presa in giro o che altro), nel senso che faranno la raccolta differenziata e cercheranno di risparmiare corrente elettrica. Mah, se tanto mi da tanto, riusciranno ad essere più educativi della nostra martoriata scuola statale.
Quello che quindi emerge, è che la protesta e la lotta per i diritti sono stati comprati con un po' di notorietà e un bell'invito al Grande Fratello, quello cui alla fin fine tutti tendiamo.

Il secondo gossip riguarda, neanche a dirlo, il mondo del calcio e l'offerta milionaria che il Manchester United ha fatto al Milan per Kakà. 110 milioni di euro per avere il calciatore. Ripeto, 110MILIONI DI EURO per una persona che, con tutto il rispetto, tira calci ad un pallone.
Ma mi chiedo, in periodo di crisi, invece che fare regali al manipolo di soliti noti che si sono truccati da paladini della patria per salvare Alitalia, o alle case automobilistiche, non si potrebbero imporre espropri proletari alle società calcistiche? Sarebbe sufficiente per lo Stato tassare correttamente transazioni finanziarie come la cessione di un calciatore, o imporre un tetto (fino a crisi superata, ben inteso) a quanto una società calcistica potrebbe tenersi in cassa.
Insomma, perchè la crisi la pagano le decine di migliaia di precari e di cassa integrati e mai quelli che, senza ritegno e con poca etica, i milioni continuano a farli girare? perchè è questa la cosa che mi fa imbestialire: ci bombardano con la storia della crisi, giustificando tagli al personale e casse integrazioni (che fra l'altro non spettano a tutti), ma intanto i milioni continuano a girare!!!
Saluti

martedì 13 gennaio 2009

L'impatto abientale della Giustizia

Scusatemi il gioco di parole, ma anche oggi vorrei parlare di un paio di argomenti a mio avviso molto interessanti. Sono delle "pillole", ma che potrebbero dare seguito a vere e proprie pastasciutte di informazioni.

Il primo argomento è, anche oggi, legato alla Giustizia.
Ieri c'è stato l'ultimo "Passaparola" di Travaglio, e dopo averlo guardato (come per altro l'ultima volta), ho voluto fare una piccola ricerca relativamente al processo Why Not, all'intervento del Ministro Alfano che ha dato giudizi pesanti sull'operato della procura di Salerno, e a tutta quella catena di eventi che ormai si trascina da quasi un anno e mezzo.
Ebbene, la notizia che vorrei riportarvi e che vi prego di diffondere ed amplificare è la seguente: mentre la Cassazione vorrebbe allontanare Luigi Apicella (Procuratore di Salerno) ed il Ministro Alfano addirittura sospendergli lo stipendio, mentre lo stesso Ministro ha disposto il trasferimento di sei magistrati di Salerno e Catanzaro, mentre tutta l'Italia mediatica ed istituzionale grida allo scandalo per le famose perquisizioni e confische che la Procura di Salerno aveva disposto ai danni di quella Catanzaro, ebbene in questo clima, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha respinto le istanze di riesame presentate da Saladino, dall'ex procuratore Lonbardo, da sua moglie e da suo figlio, cioè dai maggiori indagati nell'inchiesta Why Not.
Cosa significa questo? che mentre si continua a sollevare un polverone e, con esso, anche qualche magistrato scomodo dal suo posto di lavoro onesto, il Tribunale del Riesame di Salerno ha confermato e, di fatto, legittimato l'operato della Procura di Salerno nei mesi passati.
L'unico sito, a parte Travaglio, dove ho trovato la notizia è stato il Gazzettino.

La seconda pillola che vi vorrei scaricare in un "uno-due" al vetriolo, è legata agli incentivi rottamazione per gli autoveicoli.
Una delle cose che più mi fanno più arrabbiare di questa nostra società è il consumismo.
Negli ultimi decenni ci hanno insegnato che ogni cosa può e deve essere cambiata non appena non sia più di moda o meglio, non appena percepiamo (o ci facciano percepire) che è vecchia. Quindi il cellulare va sostituito ogni anno, perchè nuovi modelli arrivano e con quelli vecchi non posso mandarmi gli mms con gli amici; i computer vanno sostituiti ogni sei mesi perchè si inventano programmi sempre più pesanti che richiedono macchine degne della NASA; il palmare ed il navigatore sono elementi indispensabili ogni volta che andiamo a fare la spesa; in ultima, ma non meno importante, l'automobile diventa vecchia per via di un graffio o di un piccolo incidente e va sostituita. Questo però non basterebbe. Nessuno spenderebbe 10.000-15.000 € per cambiare auto se non fosse davvero necessario. Come fare? con gli incentivi rottamazione e la convinzione che tutti i modelli di ultima generazione inquinano meno dei vecchi. Questo fatto è vero, ma solo per un limitato numero di modelli di auto, non certo per tutti quelli presenti sul mercato.
Ci tengo a precisare che non sono contrario per principio al rinnovamento del parco mecchine, e sono uno che ha sfruttato gli incentivi per rottamare un vecchia Fiesta per una Focus più spaziosa. Mi piacerebbe però che, oltre alle belle balle sull'Euro 4 o Euro 5, sulle emissioni e sul "vivere ecologico" delle automobili moderne, mi venisse anche spiegato e raccontato quanto inquina la catena di produzione di un'auto. E che mi venisse anche raccontato dove diavolo vanno a finire le auto rottamate una volta che le porte del concessionario si chiudono.
Un po' come la faccenda del nucleare. Scusate il parallelo un po' pindarico, ma sul nucleare ci decantano tanti vantaggi senza spiegarci quali siano i contro del ciclo di vita dell'uranio, prima di accendere la centrale e dopo averla spenta.
Per tornare al tema automobili, studi di Legambiente (ok, magari forse un po' di parte, ma prometto, anche qui, che mi informerò più nel dettaglio), hanno valutato, per la produzione di un'automobile, un consumo di acqua pari a circa 450.000 litri ed un consumo energetico di circa 15.000 kWh.
I tassi di inquinamento? A spanne così distribuiti:
1) 19,5% per la produzione;
2) 9% per l'approvvisionamento carburante;
3) 71% emissioni legate all'uso;
4) 0,5% rottamazione e smaltimento;

Soprattutto in riferimento a questo ultimo numero sono un po' scettico, perchè smaltimento vuol dire separazione di tutti i materiali che costituiscono l'autovettura (con consumo di energia, ben inteso, perchè l'auto non si smonta da sola) e smaltimento dei singoli prodotti. I componenti dell'automobile sono tuttavia costituiti anche di materiali altamente pericolosi ed inquinanti, primi fra tutti l'olio motore e la batteria. Che fine fanno questi elementi? hanno davvero un peso di solo lo 0,5% all'interno della cossiddetta "Valutazione del Ciclo di Vita" (Life Cycle Assessment)?
Mah, come detto non ne sono molto convinto.
Saluti

lunedì 12 gennaio 2009

Brunetta ed il Piano Energetico Nazionale

Dopo la breve pausa domenicale, mi dilungo un attimo su un paio di argomenti: uno di stretta attualità, come le ultime sparate del Ministro Brunetta, l'altro di più ampio respiro che si riallaccia al mio intervento sul nucleare ed ai numerosi commenti che ne sono scaturiti (un grazie speciale all'amico Alvise).

On. Brunetta, Lei afferma che gli statali si vergognano del loro lavoro di fronte ai figli? ebbene, mia mamma lavora all'INPS, mia zia pure, mio nonno ne era dipendente. Dire che qualcuno di loro si sia mai vergognato di raccontare il proprio lavoro ai figli o ai nipoti, sarebbe fare un torto grandissimo a persone, che per ovvi motivi, amo infinitamente. Come loro, penso che l'Italia sia piena di rispettabilissime persone, dipendenti statali, che onorano il loro impiego con impegno e convinzione.
Le sue sparate, Ministro, che troppo spesso toccano l'offensivo senza che nessuno La faccia tacere, dimostrano solamente la Sua disaffezione per la Res Publica, la "cosa pubblica", che appartiene a tutti e di cui l'impiego statale è una delle numerose manifestazione.
Vorrei chiederLe, On. Brunetta, di controllarsi nel parlare, poichè Lei per primo è servitore dello Stato e del Popolo, e non si sa mai che, proprio il Popolo, magari un giorno ne abbia le tasche piene dei Suoi discorsi, e non decida di farLa abdicare a forza.

Detto questo, passo a dire due cose in riferimento al Piano Energetico Nazionale (PEN).
Dopo le sparate di Scajola sul nucleare, Berlusconi ha dichiarato proprio oggi (qui) che entro Primavera sarà pronto un PEN nuovo nuovo, che porterà sulle tavole degli italiani nientemeno che il nucleare. Sono già in corso contatti con Gordon Brown e Sarkozy per sfruttare le conoscenze inglesi e francesi in materia.
Ovviamente si tratta dell'ennesima sparata propagandistica, e non solo perchè, stimo entro un paio di giorni, immancabilmente, sia Brown che Sarkozy si affretteranno a smentire qualsiasi contatto con il nostro Premier, quanto per il fatto che l'ultimo PEN fu varato nel 1988.
Dico, 1988.
In quegli anni, ovviamente, efficienza energetica e rinnovabili non si sapeva nemmeno dove stessero di casa. A oggi, nessun Governo (di Sinistra o di Destra), degli ultimi vent'anni ha ben pensato di sanare questa scandalosa carenza del nostro Paese.
Pensate infatti che Germania o Spagna navighino a vista per quanto riguarda l'energia?

Per curiosità, ho fatto un salto sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e condotto una ricerca su combinazioni come "piano energia", "pianificazione energetica", "prospettive energetiche", o ancora "scenari energetici", e mi sono trovato davanti a tre tipologie di documenti:
1) Interventi di Pecoraro Scanio risalenti, nella migliore delle ipotesi, al 2006;
2) Documenti che rimandano al glossario del Ministero, dove si spiega, in maniera didattica, cosa sia per esempio l'energia;
3) Documenti di sintesi che fanno spesso riferimento a comitati interministeriali di pianificazione economica o ad incontri internazionli avvenuti per lo meno sei o sette anni fa;

Ebbene, se invece si accede al portale del Ministero per l'Ambiente, tutela della Natura e Sicurezza dei Reattori tedesco (Bundesministerium fuer Umwelt, Naturschutz und Reaktorsicherheit) o a quello svizzero (Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni), si scopre un mondo vivo, dinamico, dove ogni giorno e più volte al giorno vengono segnalate azioni e proposte approvate dal Ministero di turno, in favore, fra le altre cose, dell'ambiente e dell'efficienza energetica.
Addirittura il Ministero per l'Ambiente tedesco ha un organo, il BAFA (Bundesamt fuer Wirtschaft und Ausfuhrkontrolle - Ufficio Federale per l'Economia ed il controllo delle Esportazioni), che fra le altre cose ha il compito specifico di attuare una parte dei programmi approvati dal Ministero e di implementarli e completarli con soluzioni di risparmio energetico, di incentivazione all'uso delle rinnovabili, di efficienza.

Questi sono solo alcuni esempi, ma non li porto per demolire la situazione italiana, ma per pormi un quesito.
Poverina, la Prestigiacomo di impegna anche (se fate un salto sul sito del Ministero, vedrete alcune iniziative), ma purtroppo è sovrastata da figure come quella di Berlusconi e di Scajola che non le danno respiro. E questa credo sia proprio l'anomali italiana: un Premier che parla di tutto quanto NON dovrebbe essere di sua competenza, ed un Ministro per lo Sviluppo Economico che, invece di risolvere la crisi, si mette a parlare di energia precedendo e, troppo spesso, sostituendosi al Ministro per l'Ambiente.
Ed ecco, penso, il nodo cruciale: qual'è in Italia la figura governativa che dovrebbe parlare di questioni energetiche? perchè all'estero (ho portato gli esempi di Germania e Svizzera), il Ministero per l'ambiente forma un organo unico con quello per l'energia e, spesso, per l'economia?
Questo penso sia il quesito che ci dovremmo porre ed il tema su cui dovremmo sensibilizzarci: il legame quasi inesistente fra le funzioni governaitve legate all'economia (da un lato) e dell'ambiente (dall'altro). Una prova? quanti interventi ha fatto in questi giorni la Prestigiacomo sul tema, tanto sbandierato, del nucleare?!? un'altra prova? Scajola ha partecipato oggi al consiglio straordinario dei Ministri europei per l'energa.
Come detto: completamente slegati: l'energia e l'ambiente sono solamente questioni economiche.
Saluti


venerdì 9 gennaio 2009

Caso Margiotta: una giustizia all'Italiana

Allora, questa ve la devo raccontare perchè è tutta da ridere. Sarò un po' prolisso, ma vi chiedo di avere pazienza nella lettura, penso ne valga la pena. Se poi vorrete approfondire troverete tutti i link nel seguito.
Questa sera (ieri, ndr, perchè pubblicherò solo oggi questo intervento), ho tempo, e quindi mi siedo a guardare l'ultimo "Passaparola" di Travaglio del 2008.
Si parla del caso D'Alfonso e del caso Margiotta. Per quest'ultimo, deputato (quindi parlamentare) in quota PD, la magistratura di Potenza ha chiesto alla Giunta per le Autorizzazioni (un organo parlamentare) il permesso a procedere con gli arresti, e questa ha risposto con un lapidario NO.
Premetto che, come ho già avuto modo di dire, talvolta ascolto Travaglio con un orecchio un po' fra lo scettico ed il "non addetto ai lavori": il risultato è che molti suoi discorsi su atti giudiziari, processi, magistrati, ecc, mi lasciano distaccato, poichè non padroneggio la materia. Li prendo per buoni e tant'è.
Oggi però, come detto, ho tempo e decido di verificare quel che dice sul caso Margiotta. Travaglio richiama la Costituzione, il ruolo della succitata Giunta per le Autorizzazioni ed il verbale della seduta di quest'ultima per decidere sul destino del deputato (Margiotta, per l'appunto).
Partiamo dal principio.
A questo link potete trovare la definizione ed il ruolo della Giunta per le Autorizzazioni a Procedere. Si tratta di un organo del Parlamento, costituito da 21 deputati che deve rispondere ai magistrati che chiedano il permesso di arrestare o limitare in altro modo le libertà personali di un parlamentare (per esempio con i domiciliari) secondo l'art.18 della Camera. La Giunta per le Autorizzazioni non ha però potere di valutare e/o giudicare l'operato del Magistrato, poichè non è costituita essa stessa da giudici o avvocati. Sarebbe inoltre un'anomalia se un organo Parlamentare potesse valutare l'operato della magistratura contro i deputati stessi: ci sarebbe conflitto di interesse.
Detto questo vado sul sito della Camera e cerco la suddetta Giunta ed il richiamo della seduta in questione avvenuta in data 17 Dicembre 2008. Trovo il tutto senza grosse difficoltà proprio qui.
Quindi se non altro la seduta ha davvero avuto luogo: per la precisione si è tenuta presso l'Aula della Commissione Difesa (secondo piano).
Alla medesima pagina trovo anche il resoconto della seduta.
La riunione ha inizio alle 9.20.
La prima parte del verbale è costituita di 4 paginette in cui si riassume, sostanzialmente, quel che la magistratura ha scoperto e suppone ai danni di Margiotta. Leggendo tali pagine, a mio avviso, ci sono tutti gli estremi per richiedere l'arresto (anche solo ai domiciliari, ripeto), di Margiotta, solo in via cautelare, dato che la Magistratura teme che costui possa inquinare le prove a suo carico se lasciato a piede libero, come si legge a metà di pagina 18, prima dell'introduzione in aula di Margiotta stesso. Cito "... Per quanto riguarda le esigenze cautelari, il GIP di Potenza ritiene che il deputato Margiotta possa inquinare le prove ...". Si tratta quindi di una misura cautelare, quella richiesta, non è una dichiarazione di colpevolezza.
A parte questo il primo giorno di riunione non succede nulla di particolare, se non che Bringandì (Lega Nord) chiede a Margiotta se si senta vittima di fumus persecutionis, e questi, ovviamente, risponde affermativamente. Sarebbe stato sorprendente il contrario: eh beh, con i Parlamentari sono proprio soldi spesi bene.
La seduta viene tolta alle 9.50.

La seduta riprende il giorno dopo, 18 Dicembre 2008 ale 8.35, e qui trovate il resoconto sempre di quattro paginette.
In questo secondo resoconto brillano i parlamentari per inventiva e fantasia. Così come, nella chiacchiera da bar, tutti gli italiani sono migliori allenatori degli allenatori stessi, così i parlamentari (da noi pagati e nostri rappresentanti), sono migliori magisrati dei magistrati stessi, e si ritrovano a giudicare e commentare un lavoro che a loro non compete.
Nessun deputato appartenente alla Giunta ha saputo dire se esista o meno il fumus persecutionis, come ci dice, per esempio, Paniz (PdL) "... Quanto infine al consueto tema del fumus persecutionis, non saprebbe affermare se questo sussista o meno ...". Tutti però sono entrati nel merito della relazione presentata dalla Magistratura e da questa hanno tratto la conclusione che quest'ultima non può procedere per incostistenza delle accuse e delle prove. Leone (PdL) afferma addirittura "... Avanzò (la Magistratura, ndr) altresì domanda di utilizzo di intercettazioni telefoniche di conversazioni tra il medesimo Margiotta e la di lui moglie, in barba al motto popolare per cui «tra moglie e marito non mettere il dito ... ".
Stiamo scherzando?!? cioè, qui valgono i proverbi e non la professionalità.
La tesi imperante è che il Magistrato Woodcock non possa procedere, perchè in passato si è sbagliato in alcune occasioni. Ma io dico: se un Magistrato indaga su di una persona e poi questa si rivela innocente, meglio per tutti; quindi impedire a priori ad un Magistrato di indagare perchè in passato si è talvolta sbagliato mi sembra per lo meno fantasioso. Insomma, il suo lavoro non è trovare per forza un colpevole ma fugare ogni ragionevole dubbio a carico dei sospettati, no?!?
Vado avanti nella lettura.
Come dice Mantini (PD), non ci sono i presupposti per procedere poichè "... i fatti ipotizzati risalgono a un anno fa ...". Scusa?!? quindi c'è una data di scadenza dei reati? ed i processi che durano anni? sempre Mantini procede "... sull'anomalia italiana per cui un avviso di garanzia si trasforma immediatamente in una condanna definitiva ...". Ricordo che si chiede per Margiotta un periodo di limitazione delle libertà personali per evitare che egli possa inquinare le possibili prove a suo carico.
Anche Paoloni (Lega Nord) trova strano che si chieda un procedimento come questo in riferimento a fatti avvenuti fra il Dicembre 2007 ed il Gennaio 2008: "... Lo ha colpito l'incongruenza per cui viene chiesta oggi una misura cautelare per fatti avvenuti tra il dicembre 2007 e il gennaio 2008 ...". Mah, sarà.
L'unico che sembra muoversi nella giusta direzione è Formisano (IdV), che ricorda ai colleghi (sordi) che "... L'articolo 68 della Costituzione non autorizza la Giunta a giudicare nel merito dei fatti ...". Non è solo, ed infatti timidamente la Ferranti (PD) dichiata che "... Chi pensasse all'esistenza di un complotto o a trame eversive (della Magistratura contro la politca, ndr) sarebbe in errore ...", ma la redarguisce Leone (PdL) chiedendole "... se stia parlando in qualità di deputato o di magistrato ...": semplicemente fantastico!!! La Ferranti risponde a tono "... prega i presenti di abbandonare una preconcetta avversione per la magistratura e di attenersi al compito che oggi è assegnato alla Giunta, vale a dire quello di esaminare la documentazione pervenuta e di cercarvi, se possibile, gli elementi giustificativi della misura cautelare della cui esecuzione oggi si tratta ...": urla nel silenzio.
Secondo Lo Presti (PdL) "... il Parlamento dovrà pur tutelarsi dalle iniziative estemporanee di un magistrato che non è nuovo all'imbastire inchieste che si sono rivelate bolle di sapone ...": di nuovo, se un Magistrato dimostra che il suo imputato non è colpevole mi pare una bella cosa.
Come detto quindi, chi più chi meno, tutti entrano nel merito della questione ma nessuno arriva al dunque e cioè che, se c'è anche un solo ragionevole dubbio che il deputato Margiotta sia colpevole, è giusto sedarlo. Non si vuol però dare al Magistrato questa opportunità.
L'apice lo tocca però Belcastro (MpA), nell'affermare "... che ci si trova dinnanzi a una piaga nazionale, quella del protagonismo della giurisdizione penale, che quindici anni fa ha portato alla fine di un'era ...": siamo al nostalgico per l'era DC e per il pre-tangentopoli, capite?!?
Come ha da sottolineare ancora Leone non si può intendere "... la Giunta come una sede impropria per affrontare i temi del rapporto politica-giustizia. La Giunta non è un luogo esterno al Parlamento ma è anzi, forse, il suo luogo privilegiato ...": questo qui si sta arrogando un diritto che dovrebbe competere al Parlamento allargato: ma chi sono 'sti megalomani?!?
A chiudere Castagnetti (PD), Presidente della Giunta. Fra le altre cose, questi ricorda che "... È evidente poi che la sola affermazione del Ferrara fatta alla Zippo (altri indagati, ndr) di aver promesso al Margiotta 200 mila euro è insufficiente a provare la circostanza. Ricorda fra l'altro che l'importo dell'appalto era nientemeno che di 35 milioni di euro ...": cioè l'importo dell'appalto giustificherebbe, anche fosse, la mazzetta da 200.000 €... scusate, sto scoppiando dal ridere... ecco, lentamente mi sto riprendendo, anche perchè il bello arriva per ultimo. Sempre per bocca di Castagnetti "... Quanto da ultimo alle esigenze cautelari, il solo fatto che Salvatore Margiotta - a dire del Bochicchio e del Ferrara (altri indagati già agli arresti, ndr) - abbia adottato delle cautele telefoniche consente tutt'al più delle congetture ma non una convinzione circa il pericolo effettivo che la mancata limitazione della sua libertà personale possa incidere negativamente sul quadro indiziario e probatorio ...". Quindi Margiotta ha adottato delle cautele telefoniche, ma questo non sarebbe sufficiente a far venire anche solo il sospetto che sia meglio tenerlo chiuso in casa per evitare che inquini ulteriormente le prove a suo carico.
Va bene, ho finito.
Scusate se sono stato prolisso, ma per una sera mi sono sentito un detective.
Tremo all'idea che queste sedute avvengano ogni giorno, anche in altri ambiti parlamentari, ma sono contento che almeno si possa ancora risalire, nomi e cognomi, ai colpevoli di tanta offesa nei nostri confronti che li votiamo e li paghiamo.
Saluti

Energia Nucleare? vediamo.

Vorrei rifarmi ad uno degli ultimi interventi di Progvolution (lo trovate qui), in riferimento alla crisi energetica ed alle ultime affermazioni del Ministro Scajola, per dire la mia sul nucleare.
Premetto che mi piacerebbe chiamare in causa, virtualmente, anche il Ministro stesso.
Spulciando un po' di quà ed un po' di là, sono riuscito a recuperare nella mia libreria un testo molto interessante, la cui lettura consiglio a chi fosse interessato ed a chi non lo conoscesse. Si tratta di "La Festa è finita" (2003) di Richard Heinberg, e forse molti di voi lo conoscono già.
Nel testo si affrontano, in maniera molto chiara, le tematiche energetiche a partire dagli albori (età del fuoco, per intendersi), attraverso il boom degli anni '50-'70, fino alla crisi degli ultimi dieci anni ed alle possibili alternative ai combustibili fossili.
Proprio in merito all'energia nucleare, lo scrittore e scienziato fornisce un quadro abbastanza interessante, che mi piacerebbe riassumere.
Innanzitutto in molti stati mondiali l'energia nucleare consente la produzione di grosse frazioni dell'energia elettrica consumata: negli Stati Uniti circa il 20%, in Francia il 77%, in Belgio il 56%, in Svezia il 49%.
In tutto il Pianeta sono installati circa 442 reattori ed in Europa occidentale, ma potremmo dire in Occidente, nella sua interezza, la Francia è l'unico stato che ancora installa nuove centrali. Gli Stati Uniti, per intendersi, è dagli anni '70 che non posano più pietre per nuovi impianti.
Ma perchè?
Relativamente all'energia nucleare, i punti da considerare sono sostanzialmente quattro:
1) Abbondanza: chi appoggia il nucleare incondizionatamente vi dirà che la disponibilità di tale fonte energetica è praticamete illimitata; ebbene, i reattori tradizionali usano uranio, un metallo ben definito e finito che si trova sul nostro Pianeta, la cui estrazione è molto pericolosa e la cui lavorazione produce circa 100 volte le scorie (anch'esse radioattive), dello smaltimento a fine vita; inoltre, in quanto metallo, la sua presenza sulla crosta terrestre non è ovviamente illimitata e buona parte dell'energia spesa in fase estrattiva deriva, guarda un po', proprio dal petrolio; ci sarebbe l'alternativa dei cosiddetti reattori autofertilizzanti, che però al momento non godono di molta fortuna per i costi proibitivi: si pensi che il reattore francese Superphoenix nei suoi primi dieci anni di installazione ha lavorato, complessivamente, per meno di un anno;
2) Pulizia: ci raccontano che l'energia nucleare è pulita, nel senso che non ha emissioni di CO2 o gas di scarico; certo, verissimo, ma solo durante l'utilizzo pieno del materiale fissile all'interno dei reattori: nessuno mette mai in conto l'inquinamento provocato dalle attività estrattive (in termini di combustibili fossili e di scarti di lavorazione, poichè l'uranio va preparato e raffinato, prima di poter essere utilizzato nei reattori nucleari), per non parlare dello smaltimento delle scorie radioattive: nessun Paese occidentali, nonostante i quasi cinquant'anni di energia nucleare e l'esperienza accumulata, è ancora riuscito a creare dei siti d'alto livello per lo stoccaggio delle scorie radioattive;
3) Praticità: ci raccontano che il combustibile nucleare ha la più alta densità energetica e che l'energia elettrica prodotta è praticamente gratis; la prima affermazione è vera se si considera, come detto, materiale fissile "depurato", e questo comporta ingenti spese ed inquinamento; la seconda affermazione è smentita dall'esperienza diretta di tutti coloro che, a conti fatti, l'energia elettrica la pagano, mettiamo anche 1,8-2,2 cent/kWh in meno di quella prodotta in maniera tradizionale: ebbene, ma come poter pensare che il costo del kWh contenga solo la componente di inizio attività della centrale e di fine attività della stessa? come non considerare che, in termini sociali ed ambientali, il costo del kWh nucleare nasce nelle miniere in cui viene estratto l'uranio e termina nei siti di stoccaggio e nel decomissioning della Centrale (attività di chiusura, svuotamente circuiti, messa in sicurezza, ecc, ecc, ecc)?
4) Sicurezza: l'energia nucleare è in effetti molto più sicura di quanto non si creda, la probabilità che una persona muoia per colpa del nucleare sono di gran lunga inferiori al rischio di morte per incidente aereo, ma un disastro nucleare (la storia ne propone un triste elenco come Tree Miles Island e Chernobyl), può coinvolgere migliaia se non milioni di individui; inoltre una centrale nucleare è un insieme tecnologico molto complesso, all'interno del quale tante cose possono andare storte: dove si vorrebbe installare, in Italia, la prima Centrale? tutte le zone sismiche sarebbero ovviamente da escludersi, così come i centri abitati, per motivi di evacuazione; direi che su territorio nazionale non è che resti poi molto spazio.
Saluti

mercoledì 7 gennaio 2009

Craxi il Mefitico

Ho appena finito di guardare l'ultimo "Passa Parola" di Travaglio (lo trovate qui), e ne sono uscito provato, dico la verità. A fatica inserisco questo intervento, che vorrei equiparare ad un tentativo di memoria collettiva, per il senso di frustrazione che provo.
Non voglio fare il riassunto dell'intervento di Travaglio, se avete voglia guardatevelo (ve lo consiglio), ma solamente riportare l'attenzione su quanto ho scritto in uno dei miei primi post: il senso dei simboli nella storia dell'uomo e le responsabilità storiche che, alcune figure in particolare, si portano appresso. Ebbene, ritengo che Craxi sia una di queste figure, uno di quegli individui che hanno reso l'Italia un paese peggiore, così come Licio Gelli, Mussolini, i terroristi rossi e neri, Iva Zanicchi, i conduttori dei giochi a premi, Berlusconi, e tanti altri.
E come troppo spesso accade nel nostro Paese, si tende a dimenticare, a scordare cosa queste persone hanno fatto e, all'occorrenza, le si riesuma, le si riporta in vita sfruttandone il potere mediatico per costruire biografie fasulle e propagandistiche, mettendo il luce le (presunte) cose buone che hanno combinato in vita, ma mai le porcherie per cui sono diventati tristemente famosi. Perchè, non dimentichiamocelo mai, spesso e volentieri queste figure storiche, che vengono dipinte come degli incompresi e dei perseguitati, sono salite alla ribalta delle cronache quasi esclusivamente per malefatte o azioni poco chiare, per non dire ruberie vere e proprie.
Ma perchè, mi chiedo, non riusciamo mai a creare chiarezza su questi casi umani? perchè dobbiamo sempre vivere in bilico fra i revisionisti ed i negazionisti (financo dell'Olocausto) e chi, invece, le cose se le ricorda bene e le racconta nella loro piena verità?
Non dimenticare mai, dovrebbe essere l'imperativo generazionale.
Saluti

martedì 6 gennaio 2009

La Citazione: il Coraggio di Vivere

Ok ragazzi, oggi mi va di abbandonare per un attimo le tediose tematiche politicoambientalmoraleggianti e di parlare di qualche cosa di un po' più leggero, ma non necessariamente: la lettura. Io sono uno che legge molto, un libro dopo l'altro, e mi piacerebbe arricchire questo mio blog anche con le letture che porto avanti, con qualche piccolo commento, qualche citazione, di tanto in tanto, qualche nota su quale lettura mi abbia lasciato qualche cosa e perchè, o al contrario abbia reputato del tutto tempo perso.
L'amore per la lettura lo devo sicuramente a mia mamma e mia nonna, due grandi divoratrici di libri, ed io credo di esserne degno erede.
Al momento sto leggendo "Dialettica di un Periodo di Transizione dal Nulla al Niente" di Viktor Pelevin, forse uno dei più rappresentativi scrittori russi contemporanei. Ho comprato il libro per via del titolo (sono un amante delle frasi arzigogolate), e devo dire che scorre facile e piacevole, nonostante affronti temi e problematiche della Russia moderna molto seri anche se in chiave ironica e grottesca.
Vorrei lasciare qui la citazione di un passo che mi è piaciuto molto per lo stile in cui è scritto e per l'argomento (il coraggio di vivere), soprattutto perchè lo trovo in perfetta sintonia con quanto espresso da Progvolution nel suo Sussurri Obliqui qui. Il contesto è il seguente: è sera, ed il protagonista (Stepa), travestito da predicatore con lunga barba e tonaca, si trova su di un treno dove ha in mente di uccidere un suo rivale in affari. Aspettando il momento giusto per entrare in azione si porta nella carrozza ristorante dove, con il terzo bicchiere di whisky in mano, si mette a guardare un film (Spiderman) inframmezzato di tanto in tanto da una pubblicità, che vede un giapponese ad un karaoke cantare proprio "Spiderman".
"... Se ne rimase un po' a riflettere sul giapponese dello spot, il quale l'aveva impressionato molto di più del film, che aveva già visto. Il numero eseguito dal giapponese era molto più audace di tutti quei salti in digitale da un tetto all'altro. Sgobbare una vita intera facendo un lavoro insensato e bruciando la tua mezz'ora al giorno di tempo libero per entrare in un karaoke-bar, allargare la faccia in un sorriso bonario e cantare qualche cosa su "sipderman", tutto ciò implicava una tale mistica impavidità che al confronto tutti i gesti eroici del kamikaze finivano per sembrare una bambinata. Chi aveva detto che nella cosiddetta società aperta scompare l'eroismo? Soros, forse? "Al contrario", riflettè Stepa. "Non resta più altro che puro eroismo". ... "
Credo che questa frase sia la metafora della vita di moltissime persone, impegnate ogni giorno a farsi un mazzo quadro con il solo scopo di sopravvivere e far sopravvivere la propria famiglia.
Saluti

lunedì 5 gennaio 2009

Dalla Russia senza Pudore

Ed eccoci nel 2009. 
Innanzitutto, mi scuso con i miei irriducibili compagni si sventure per la lunga pausa delle feste natalizie, ma a volte panettone ed amici aiutano a distrarsi dalla tragedia quotidiana.
In secondo luogo... beh, all'alba delle 11.30 del Primo mattina, mi sono alzato nel silenzio dell'appartamento che dividevo con una decina di amici, e mi sono affacciato alla finestra. Per un attimo ho creduto di vedere auto volanti elettriche e lunghe code di robot servizievoli e "ecocompatibili", pronti ad aiutarci nelle mille faccende quotidiane. Ma poi mi sono ricordato che si trattava solamente di un ricordo residuo di un vecchio film di fantascienza. Mi trovavo nella solita Italia, annacquata in una mattinata uggiosa e piovosa, come al solito presa fra mille beghe politiche e problemi reali, sedati dall'euforia momentanea delle festività natalizie e di fine anno, che per un attimo hanno fatto scordare la Crisi (con la C maiuscola) economico-finanziaria ed uno dei governi più scandalosi del pianeta.
Feste finite, problemi immutati.
Leggevo poco fa, giusto per fare una summa degli ultimi giorni durante i quali ho staccato la spina, un paio di articoli relativi alla Russia di Putin... ehm, scusate, di Medvedev. 
Curioso come, forse complici le feste e lo spirito natalizio, Putin... ma porca, Medvedev, abbia fatto importanti concessioni al dittatore bielorusso Lukashenko relativamente alle tariffe del gas. Buonismo? Altruismo? ovviamente no, tutto ha un prezzo, soprattutto in certi ambienti, e così si scopre che Medvedev ha disposto un abbassamento del prezzo del gas per la Bielorussia, solo a valle del riconoscimento di quest'ultima dell'indipendenza dell'Abkhazja e dell'Ossezia del Sud, che tanto ha tenuto con il fiato sospeso il mondo nei mesi passati.
Quando si tratta di favori strategici.
La seconda notizia interessante è relativa agli oligarchi russi (oggi mi va di parlare di Russia).
Un manipolo di eroi, un centinaio, che da soli detengono miliardi di dollari, sparsi in ville super lusso, yacht, quadri e terreni, dominavano il mercato del petrolio e delle materie prime, dettando legge alla politica, e non solo quella russa.
Ma la Crisi non risparmia nessuno, e così, a fronte di un debito estero pari a circa 110 miliardi di dollari (più di Brasile, India e Cina messi assieme), la maggior parte di loro sono stati costretti a correre al Cremlino per chiedere aiuti di Stato, come si faceva ai tempi del Comunismo. Dopo una prima titubanza, la Russia ha approvato un piano di salvataggio di 200 miliardi per le aziende private.
Curioso come, dopo vent'anni di privatizzazioni selvagge e teorie neo liberiste, ora tutti corrano a piangere il morto alle casse statali, dagli Stati Uniti alla Russia passando per l'Italia.
E nessuno di coloro che ha pubblicizzato, diffuso e sostenuto il sistema attuale in pieno collasso abbia espresso un mea culpa mondiale, genuflettendosi e chiedendo perdono, ed ammettendo che lo Stato serve ancora a qualche cosa, che quindi pagare le tasse è utile per garantire un sistema sociale uguale per tutti e che le privatizzazioni estreme non aiutano nessuno se non i soliti noti.
Curioso, non trovate?
Saluti